Giuseppi Denti, che aveva iniziato a creare il centro turistico e sportivo del Giumello, promosse l’erezione di una chiesa a 1560 m. slm. che assicurasse la possibilità di osservare il precetto religioso a chi vi saliva. La pianta si presenta rettangolare, con il tipico portico delle chiese di montagna ed una navata che termina rialzandosi di un gradino nel presbiterio. Lo spazio posteriore all’altare funge da sacrestia. Tutte le coperture sono in lamiera poggiante su una struttura in legno a vista che nelle parti interne è stata decorata con elementi vegetali. Due falde coprono il tempio e tre il portico. Su fronti laterali sono tre grandi finestre per parte contornate da pietra e protette da inferriate, sulla facciata si aprono due oculi, la porta d’accesso è sormontata da un cartiglio e in alto da una finestra cruciforme. Il portico ha accesso solo frontale, munito di cancellata, essendo le pareti laterali chiuse da muri e vetrocemento. Il campanile a vela in pietre squadrate terminanti in due marcati spioventi corona la parete di fondo e regge una campana decorata in fusione. L’apparato decorativo della navata è monocromo, elemento ricorrente e qualificante dell’impianto sono le numerose iscrizioni mariane in latino. L’altare, tabernacolo e mensa, è in muratura con piani in marmo e prospetti coperti da uno strato di ghiaietto bianco e frammenti di vetro verde fissati con malte a conferire luminosità.
1941 – La chiesa fu terminata nel 1942 e benedetta dal parroco don Pacifico Scuri nel 1945.
1948 – L’impianto decorativo, compresa la pala d’altare, fu affidato a Pierino Motta.