La chiesa dedicata alla conversione di San Paolo è costituita da un’aula principale a cui sono stati aggiunti lateralmente al coro due ambienti perpendicolari.
A fianco dell’aula principale, coperta da una volta a botte, sul lato destro si trova una navata laterale terminante con un altare in pietra con pala raffigurante l’Addolorata con le altre Marie.
Sui lati presenti statue raffiguranti Sant’Antonio e il Sacro Cuore di Cristo.
Nella navata principale, sulla volta si trova affrescata una raffigurazione di angeli con un cartiglio riportante la scritta “beati qui habitant in domo tua Domine”.
Nei pressi del presbiterio, ai lati sono presenti due nicchie contenenti una statua di Santa Agnese e una di San Luigi Gonzaga.
Nell’abside due sono stati allestiti stendardi, protetti da vetro, raffiguranti la caduta di San Paolo e San Giovanni Battista e la Madonna.
In un sottotetto della chiesa esistono brani di un affresco probabilmente del 500.
La facciata, estremamente semplice, è costituita da un corpo corrispondente alla navata principale a cui si affianca un secondo corpo in corrispondenza della navatella.
L’accesso avviene attraverso un portale lunetatto mentre un secondo portale, più piccolo e architravato, è posto al centro del corpo laterale.
Tutti i prospetti esterni sono intonacati.
XIII sec. – La notizia dell’esistenza della chiesa di San Paolo è riportata dal Liber Notitiae di Goffredo da Bussero.
XVI sec. – Nel corso del Cinquecento, dal 1567, la chiesa viene ripetutamente visitata e descritta durante le visite pastorali e trovata in cattive condizioni.
1750 – Tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento la chiesa viene sensibilmente ingrandita con la demolizione e ricostruzione dell’abside, l’allungamento dell’aula e la costruzione della navata laterale.
1795 – Alla fine del Settecento viene sopralzato il campanile che era stato edificato, verosimilmente, nel corso del XVII secolo.
1898 – Negli ultimi anni dell’Ottocento la chiesa viene nuovamente ampliata con la costruzione del nuovo presbiterio e coro.
1901 – Nel 1901 il parroco fa decorare l’interno della chiesa da un certo Enrico Comolli di Arcisate.
1907 – Nel 1907 vengono ripristinate le decorazioni pittoriche, la chiesa viene reimbiancata e viene modificato l’altare maggiore.
1926 – Nel 1926 viene realizzato l’altare in marmo dell’Addolorata su disegno dello scultore di Viggiù Attilio Gussoni.
1938 – Nel 1938 la facciata e l’area prospicente sono oggetto di riqualificazione.
1952 – Tra il 1952 e il 1955 la chiesa viene interessata da parecchi lavori di sistemazione che riguardano la copertura, il campanile e la facciata.
1953 – Nella prima metà degli anni Cinquanta il pittore Luigi Daverio, di S. Ambrogio Olona (Varese), riprende le decorazioni interne.
1956 – Nel 1956 viene inaugurato il nuovo altare dell’Addolorata, in sostituzione del precedente.
1971 – Nel 1971 viene sostituito il pavimento esistente con un nuovo pavimento in piastrelle.
1971 – Nei primi anni Settanta viene realizzato un nuovo altare reimpiegando i materiali dell’altare maggiore, parzialmente smontato, integrati da due pilastrini provenienti dalla chiesa della Cassinetta di Biandronno.
2005 – Tra il 2005 e il 2007 l’intero edificio è oggetto di un complessivo intervento di restauro conservativo e adeguamento degli impianti.
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