anteriormente la chiesa presenta un sagrato con pavimentazione in pietra e ciottoli. La facciata principale, intonacata, è scansita in tre specchiature da quattro lesene in mattoni di laterizio a vista che sostengono il timpano. Dette lesene presentano capitelli e basi in pietra, queste ultime poggianti su alto basamento continuo in arenaria; i capitelli sorreggono a loro volta una cornice, anch’essa in arenaria, che delimita il timpano. Inferiormente, nella specchiatura centrale, trova posto il portale d’ingresso in pietra, dalle linee squadrate, completo di trabeazione. Appena sopra il portale, larga poco meno della specchiatura, è posta un’apertura semicircolare, priva di cornice ma con davanzale composto da mattoni in laterizio postati di testa. All’interno la chiesa si presenta a navata unica, con pianta rettangolare, coperta da volta a botte. Dopo l’arco trionfale si trova il presbiterio, della larghezza di circa un terzo della navata, a pianta quadrata, coperto da cupola impostata su quattro pennacchi, a seguire l’abside semicircolare coperto dal catino suddiviso in tre spicchi. Lungo tutto il perimentro interno dell’edificio corre una cornice, sorretta da lesene con capitelli anch’essi in stucco e corpo ricoperto in marmo rosa, originanti da un basamento continuo in pietra che dividono la navata in tre campate. Al di sopra della cornice si imposta la volta a botte, divisa anch’essa in tre porzioni da archi posti in corrispondenza delle lesene sottostanti. Nella parte superiore delle pareti laterali, al di sopra della cornice, sono presenti specchiature rettangolari, raccordate, attraverso geometrie semplici, con la volta. Quasi tutte le specchiature di cui sopra sono occupate da affreschi, così come i riquadri posti lungo la parte centrale della volta, mentre il resto è ornato con stucchi dorati dai temi floreali e geometrici, così come anche la cupola del presbiterio e la semicupola a copertura dell’abside. La prima campata presenta ai lati due grandi nicchie con affreschi; mentre una porzione della terza campata risulta sopraelevata di due gradini, in pietra, rispetto al resto della navata, qui trova posto l’altare popolare. Appena dietro l’altare una struttura in legno separa la zona con l’altare popolare ed il resto della navata da presbiterio e abside, dove si trovano i seggi del coro ligneo.
XII – in alcuni documenti risalenti ai secoli XII e XIII è citata più volte, insieme alle chiese di S. Antonino e S. Giovanni sul monte, una chiesa in Monticelli dedicata a S. Maria della Visitazione
1116 – in un atto del 1116 riguardante Monticello si fa riferimento ad una chiesa dedicata a S. Maria
XV – nei documenti riguardanti le visite parrocchiali effettuate nel XV e XVI la chiesa è sempre dichiarata esistente e ben amministrata dai suoi sindaci
XVI – nel secolo XVI l’antica chiesa venne riedificata ed ampliata, probabilmente per accresciute esigenze devozionali
1555 – il vescovo Sorazzo, durante la sua visita del 6 maggio 1555, invitò i sindaci dell’oratorio a stilare la distinta delle proprietà della chiesa, compresi gli arredi e le sacre suppellettili.
1561 – nella relazione relativa alla visita effettuata nel 1561 dal vescovo Luigi Cornaro, vennero riportate questioni relative alla chiesa sollevate dai sindaci Nicolò de Ficieni e Grotio de Mazzucchis.
1567 – nei documenti relativi alla visita del vescovo Cornaro, egli scrisse che la chiesa era “…de novo fabricata et adhuc non completa…; Praedicta ecclesia S. Maria habet petia pert. 30 terrea ex quarum redditibus emeruntur res pro usu dictae ecclesiae. Per retro acta tempora esupta una campana….”
1625 – il vescovo Cornaro, visto lo stato piuttosto precario della chiesa di S. Antonino, sposta le celebrazioni nella chiesa di S. Maria della Visitazione
1659 – nella relazione redatta per la visita effettuata nel 1659 dal vescovo Barbarigo si legge che in questa contrada è presente una chiesa dedicata alla visitazione della Beata Vergine Maria che: “ha tre altari et pochi paramenti et…25 lire di entrada et pochissime limosine..”
XVIII – verso la fine del secolo XVIII la chiesa venne interessata da alcune opere di riparazione che riguardarono soprattutto la struttura superiore della copertura
1781 – l’arciprete Giacomo Marini, nella sua relazione al vescovo Dolfin, faceva presente che in S. Maria a Monticelli venivano regolarmente celebrate le messe domenicali, così come pure si conservava il SS. Sacramento
1896 – la chiesa venne restaurata per volere del curato di Monticelli, Francesco Cavadini
1939 – dopo la separazione dalla parrocchia di Costa e la creazione della nuova parrocchia di Monticelli, la chiesa divenne parrocchiale fino all’ultimazione del nuovo tempio
1972 – la chiesa e la casa parrocchiale vennero cedute al monastero e subirono opere di restauro per adattarla agli usi specifici delle suore
Nei dintorni
Albano Sant'Alessandro - BG - 24061
Grassobbio - BG - 24050

Chiesa Maggiore del Santo Papa Giovanni XXIII, Via Po, Seriate, BG, Italia
Bergamo - via Orio n.4 - BG - 24100
Bergamo - via Leone XIII - BG - 24100
