La chiesa della Madonna dei Poveri è un esempio di architettura contemporanea e razionalista lombarda. La facciata, in cotto, ha una struttura allungata trasversalmente e scandita in due ordini, entrambi rimarcati da un profilo a capanna centrale, rettilineo e ribassato ai lati. Nella facciata si apre il portale maggiore e una finestra dal profilo esagonale. La tripartizione della facciata riflette l’assetto interno a tre navate, scandite da pilastri quadrangolari svasati. Le due navate laterali si configurano in realtà come cappelle poligonali. La navata centrale termina nel presbiterio, rialzato di alcuni gradini e con profilo rettilineo: sulla parete di fondo è ricavata una nicchia poco profonda archiacuta che vuole richiamare le absidi tradizionali. L’interno della chiesa è caratterizzato da linee semplici, geometriche, pulite, basate sulla proiezione dell’arco ogivale. La navata centrale è coperta da una lunga volta a botte con profilo acuto e lunette perimetrali. Lungo le navate laterali sono disposte vetrate policrome che rappresentano figure di Santi.
1957 – L’edificio religioso viene fondato come santuario mariano il 29 settembre 1957.
1967 – La costruzione dell’edificio prende avvio nel 1967.
1994 – La navata centrale viene interamente ricostruita nel 1994.