Chiesa della Beata Vergine di Caravaggio (San Pellegrino Terme)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

San Pellegrino Terme - BG - 24016

0345/21105

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1655 – Bartolomeo Benzoni fu parroco a S. Pellegrino per più di cinquant’anni (1655-1707) e ricorda che, sul luogo dove oggi c’è la chiesa, aveva trovato una piccola cappella dedicata a S. Marco, patrono di Venezia, al cui governo appartenenza fin dal 1428 il territorio bergamasco.
1699 – nel 1699 il vescovo di Bergamo Ruzini, durante la visita pastorale, vede la piccola chiesa in cattivo stato e ne ordina la chiusura finché non verrà sistemata. Il sacerdote don Antonio Bertoletti fu il promotore dei primi restauri della chiesa. Sull’altare, però, anziché mettere l’immagine di prima, fece mettere il quadro che da un lato ha la Madonna di Caravaggio mentre dall’altro S. Marco.
1700 – nel 1701, viste le esigue dimensioni della chiesa, si pensò di ingrandirla. Praticamente venne fatta una chiesa nuova: vi si lavorò per quattordici anni.
1886 – il giorno 30 agosto 1886, considerato che la chiesa aveva bisogno di essere ampliata per la numerosa frequenza di fedeli, venne stipulato un contratto per fare una piccola navata (quella davanti all’attuale porta della sagrestia), di formare un piccolo corridoio, di traslocare il pulpito e l’organo e di dare una nuova forma alla sagrestia.
1932 – in occasione del quinto centenario dell’Apparizione, venne effettuato un restauro generale: vennero rifatte le facciate esterne, mentre internamente vennero riprese le decorazioni, le pitture e le dorature.
1943 – nel 1943 il governo fascista requisì le campane per farne strumenti di guerra. Nel 1949 ne furono installate tre con relativo castello campanario in ferro. Furono consacrate, unitamente a quelle delle altre chiese di S. Pellegrino, dal vescovo Bernareggi il 15 agosto
1962 – vengono intrapresi una serie di interventi di restauro voluti dal parroco Dossi. Si tolgono le due cantorie ed il pulpito e viene modificata la nicchia della Madonna e viene rifatta la decorazione e la tinteggiatura della chiesa; all’esterno, sopra la porta principale, viene montato il piccolo porticato, infin viene sistemata la piccola piazza posta sul fianco della chiesa.
1981 – viene posata una nuova lapide commemorativa
1998 – viene effettuata la ricorritura del tetto della chiesa

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