la chiesa sorge sul colle S. Salvatore, dietro l’episcopio, sull’omonima via arretrata in un’ansa. Le sorge davanti il palazzo in cui nacque la contessa Paolina Grismondi Secco Suardo ed affiancata di lato, sempre su via S. Salvatore, dall’antica sede del Pio Consorzio della Misericordia Maggiore. L’esterno dell’edificio ha linee sobrie con la caratteristica cupola, il campanile ed il cornicione della facciata con l’epigrafe “Cristo Regi Salvatori”.L’ingresso principale è preceduto da dodici gradini che conducono nell’atrio coperto protetto da cancellata in ferro. Nel pavimento dell’atrio sono collocate le lapidi rinvenute duranti i restauri di inizi novecento. Il portale d’ingresso, in marmo di Zandobbio risale ai tempi della decadenza romana. L’interno si presenta ad unica navata con pareti dipinte a damasco. La luce naturale proviene dalla cupola, delimitando uno spazio tra navata e presbiterio, dove sono posti gli altari laterali dedicata a S. Lupo e S. Giuseppe. Il presbiterio , rialzato di quattro gradini è coperto da volta a botte e si conclude con il catino absidale.
1134 – la chiesa è menzionata in una bolla papale di Papa Innocenzo II
1136 – la chiesa viene donata al convento dei benedettini di Vall’Alta
1331 – l’edificio sacro doveva esser stato gravemente danneggiato e uno Statuto emanato dal Consiglio della Città ne deliberava la riedificazione
1575 – nella visita apostolica di S. Carlo Borromeo la chiesa viene descritta come consacrata, piccola e disadorna, con quattro altari
XVII – realizzazione delle decorazioni interne in stucco modellato
1677 – lo storico Donato Calvi descrive la chiesa come piccola e dotata di tre altari
1704 – la chiesa viene ristrutturata
1807 – la chiesa viene soppressa come entità parrocchiale ed incorporata nella Parrocchia di S. Agata del Carmine
1910 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro, su progetto dell’ing. Elia Fornoni
1913 – rifacimento dei due altari laterali dedicati a S. Giuseppe a destra e S. Lupo a sinistra
1923 – il 21 febbraio il vescovo Luigi Maria Merelli erige canonicamente la chiesa in santuario
1928 – rinnovamento del fronte principale
1935 – con decreto del 14 gennaio la chiesa viene smembrata dalla parrocchia diS. Agata del Carmine e come Cappella vescovile, assoggettata direttamente al Vescovo stesso
1961 – nuova pavimentazione in marmo nell’aula della chiesa
1971 – la chiesa è sottoposta a diversi interventi di ristrutturazione e restauro
1990 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro