La costruzione è completamente rivestita in conci del pregiato marmo nero locale che le conferisce un’elegante austerità. La struttura è circondata e preceduta da un discreto spazio di sagrato sistemato in parte a giardino. La piccola chiesa è a forma ottagonale con cinque lati aperti costituenti il porticato e a tre chiusi sul retro contenenti la sacrestia. La cappella interna ripete la forma ottagonale esterna ma con i lati ortogonali più lunghi; è di 5×5 m e contiene quattro banchi e alcune sedie. La lanterna si eleva a 9,5 metri di altezza ed è della stessa ampiezza dell’aula, ha la volta a vela ed è illuminata da quattro finestre circolari dotate di vetri colorati. Tre pareti hanno ampie ed alte vetrate ad arco protette da robuste inferiate e la quarta contiene l’altare. Sulle pareti appaiono varie decorazioni e quattro motti scritturali che si riferiscono al mistero della Redenzione.
XVII – sul sito sorgeva una cappella seicentesca di forme e dimensioni più modeste. Questa, poco più che una “santella” (edicola), era a base quadrata e conteneva un paio di banchini. Aveva il tettuccio a capanna in legno coperto da coppi, prolungato anteriormente da una tettoia, sostenuta da pilastri in legno, che copriva la sede stradale. A causa della necessità di restauri radicali e della pericolosità del portichetto per il traffico in aumento si decise di demolire la struttura.
1933 – demolizione dell’intero edificio preesistente
1933 – il 20 agosto 1933 iniziò la costruzione dell’attuale chiesa, terminarono la primavera successiva.
1934 – il 6 maggio 1934 il Tempio venne solennemente inaugurato e benedetto dal Vescovo Adriano Bernareggi.