la chiesa, posta nella frazione di Cornalita, è orientata secondo lo schema tradizionale liturgico. È preceduta da un sagrato in parte in manto erboso e in parte in porfido posato ad opus incertum. La facciata, compresa tra la casa del sacerdote e il portico, è intonacata, ha due falde, ha un portale sopraelevato di tre gradini e due finestre con inferriate e strombatura. Il portico a destra ha un’apertura ad arco affiancata dall’affresco della Madonna in trono con a fianco S. Antonio abate, è coperto da un unico spiovente, ha tracce di affreschi sulle pareti e sui pilastri e termina con una piccola abside tutta affrescata con la vita della Madonna e del Signore. L’interno è a navata unica, suddivisa in due campate da arco a sesto acuto, sul quale poggia il tetto in legno a due falde con assito a vista. La prima campata a sinistra ha il fonte battesimale entro una nicchia ad arco e protetto da cancellata; a destra vi sono un confessionale e la porta dell’ingresso laterale. La seconda campata presenta a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, completa di altare in stucco e di ancona con la statua della Vergine. La cappella di destra è dedicata a S. Antonio da Padova: presenta l’altare in stucco con la statua del Santo nella nicchia. L’arco trionfale a sesto acuto separa la navata dal presbiterio e nelle pareti laterali conserva una parte di un ciclo di affreschi quattrocenteschi raffiguranti le scene di vita di Cristo. A sinistra una porta immette nel campanile, collegato ad un’altra cappella ora ripostiglio, e a destra un’altra porta conduce alla sagrestia. Il presbiterio, più alto rispetto alla navata, è sopraelevato di due gradini, è voltato con cupola e ha lesene scanalate con capitelli corinzi, sopra i quali corre la trabeazione. Il coro è absidato e coperto con catino. L’altare e la tribuna sono in legno scolpito, dipinto e dorato con tabernacolo a forma di tempietto
950 – costruzione della primitiva chiesa
1447 – consacrazione per mano del vescovo Polidoro Foscari e dedica al Corpus Domini in data 21 aprile
1450 – realizzazione degli affreschi
1557 – dai verbali della visita iapostolica di S. Carlo Borromeo risulta che la chiesa aveva tre altari; inoltre veniva ordinato di togliere gli altari della Resurrezione e della Madonna, perché indecorosi e posti fuori dalla cappella
1934 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1984 – adeguamento liturgico del presbiterio
1987 – revisione generale dei tetti
1988 – rifacimento delle pavimentazioni interne