La chiesa a pianta longitudinale attualmente si presenta con un corpo allungato anteriormente dovuto ad un ampliamento avvenuto nel secolo scorso, che ha dotato la chiesa di una cappella battesimale sul lato sinistro e di un ripostiglio sul lato destro, collegati all’atrio di ingresso della chiesa. Questo ampliamento ha snaturato la facciata preesistente e risulta all’esterno come un avancorpo con due oculi laterali e racchiude nella parte centrale il nuovo ingressso. Questo presenta un portale con arco a tutto sesto, racchiuso in una cornice, che poggia su due snelle colonne laterali su alto basamento. La parte superiore della facciata è scandita da quattro lesene con basso capitello e timpano triangolare. Timpano, lesene e portale sono contrassegnati da una differente colorazione per metterli in maggiore evidenza. Lateralmente la chiesa presenta la parte inferiore sporgente perchè contenente le cappelle laterali, mentre la parte superiore, che corrisponde alla navata unica della chiesa, ha quattro grandi finestre, due per lato, e una suddivisione data da quattro paraste per lato. Lo snello campanile si erge nella parte posteriore sinistra della chiesa, scandito da semplici lesene. L’interno è interamente affrescato nelle pareti e nelle volte con pitture settecentesche. Sono presenti tre cappelle per lato: a sinistra la prima è l’ex battistero, la seconda è dei Santini rappresentati in un piccolo bassorilievo di marmo bianco del XV secolo, probabilmente dovuto a Giovanni Antonio Amadeo e la terza è dedicata ai Santi Patroni. A destra la prima cappella è quella del Suffragio, la seconda è del Crocifisso e la terza è dedicata alla Madonna del Rosario.
1408 – Nei documenti Ceranova è detta Cellanova.
La prima memoria della chiesa risale al 1408 nei rogiti del notaio A. Griffi.
Fino al 1460 circa fu oratorio filiale della basilica di San Peculiano detta anche San Michele, situata tra Mirabello e San Genesio ed unita alla chiesa già parrocchiale di San Quirico di Landriano. Distrutta poco dopo questa chiesa plebana, l’oratorio di Cellanova fu aggregato a quello di Vidigulfo finchè mons. Rossi lo smembrò nel 1566 e l’eresse in parrocchia. Aveva due altari laterali, oltre il maggiore, dedicati alla Madonna del Rosario ed ai Santi Patroni ed intorno il cimitero.
1500 – La parte più antica del complesso della chiesa corrisponde all’abside che risalirebbe al cinquecento, zona per altro che ha subito i maggiori interventi di ristrutturazione. La parte centrale della navata e le cappelle risalirebbero al settecento. Quindi inizialmente l’edificio era molto più piccolo, è stato ampliato nel corso degli anni in seguito all’aumento dei in fedeli nella parrocchia.
1886 – Esiste una lapide che dà testimonianza della consacrazione della chiesa e dell’altare maggiore avvenuta il 7 giugno 1886 con il vescovo Gaetano Agostino Riboldi.
1900 – Nel secolo scorso è stato attuato un ampliamento che ha snaturato la facciata precedente e si configura come un avancorpo gestito all’interno a sinistra con una cappella battesimale e a destra con un ripostiglio.
2007 – Nel 2007 è stato avviato un progetto globale di manutenzione e restauro conservativo delle decorazioni e il rifacimento della pavimentazione dell’intera chiesa, conclusosi nel 2009.