La chiesa sorge presso la contrada detta Fontana di Cà a poca distanza da Novazza Alta. Il suo asse è allineato lungo la direzione nord-sud. La facciata è anticipata da un ampio sagrato su cui posa una scalinata di cinque gradini che conduce all’ingresso posto centralmente sul fronte dell’edificio. La parte centrale della facciata è contenuta tra da due lesene che partono da una bassa zoccolatura in pietra e si sviluppano lungo i tre ordini della facciata, divisi dalle trabeazioni, fino a sostenere il timpano triangolare posto alla conclusione della facciata. Nel primo ordine è posto l’ingresso principale in contorno di pietra completo di trabeazione sormontata da timpano spezzato contenente un piccolo fastigio. In corrispondenza dell’ingresso, nel secondo ordine, si apre un’ampia finestra ad arco con contorno in muratura. Ai lati del settore centrale vi sono due tratti di muratura ad andamento curvo che raccordano la facciata con i prospetti laterali della struttura. Con eccezione degli elementi appena descritti, tutta la facciata è intonacata in due colori: le lesene e i cornicioni in grigio chiaro e le parti murarie in beige. Internamente la chiesa presenta una pianta rettangolare ad unica navata ripartita in cinque campate di lunghezza differente. Quelle più esterne sono le più piccole ed hanno funzione di raccordo tra le pareti, mentre quelle centrali, più ampie, sono così strutturate: la seconda campata ospita ai lati due cappelle laterali coperte da volto a botte in cui sono collocati a sinistra una panca e a destra un confessionale. La terza campata, la più ampia di tutte, ospita ai lati due cappelle più grandi delle precedenti complete di altare e coperte da volto a botte. La quarta campata presenta due aperture di porta sormontate da cantorie, le quali conducono a sinistra nella torre campanaria e a destra verso l’ingresso laterale. Le lesene che dividono le campate posano su una zoccolatura in marmo nero ed hanno capitelli ionici su cui posa un’alta trabeazione con cornicione su cui s’imposta la volta a botte di copertura dell’aula. Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto all’aula ed ha pianta rettangolare coperta da volta a botte più ristretta dell’aula.
1401 – la data di fondazione della chiesa non è nota per la mancanza di documenti. Le strutture visibili dell’edificio non risalgono a prima del XV secolo. La chiesa viene nominata su documenti per la prima volta il 14 settembre 1401 in occasione di un lascito testamentario.
1461 – il 21 novembre 1461 il vescovo di Bergamo Goivanni Barozio eresse la chiesa di Santa Maria di Valgoglio in parrocchiale. In quei documenti la chiesa di Novazza appariva già come esistente.
1478 – a partire dal 1478 la chiesa ricevette diversi lasciti finalizzati ad un rifacimento strutturale della chiesa, configurandosi quasi come una ricostruzione.
XVI – dopo la ricostruzione tardo quattrocentesca la chiesa fu oggetto di lavori di miglioria e fu dotata di arredi
1666 – nel 1666 a causa delle precarie condizioni statiche del campanile venne decisa la sua demolizione e contestuale ricostruzione
1857 – alla metà del XIX secolo la chiesa di Novazza era ormai inadatta alle esigenze della popolazione e considerata obsoleta nello stile. Su iniziativa del vicario parrocchiale Don Giovanni Bonaiti, si decise quindi di costruirne una nuova.
1863 – al termine dei lavori la chiesa venne benedetta, per delega vescovile, dal prevosto vicario foraneo di Ardesio e fu aperta al culto il 26 settembre 1863
1864 – in occasione della visita pastorale del 20 giugno 1864, il vescovo di Bergamo monsignor Pietro Luigi Speranza, procedette alla dedicazione e consacrazione della chiesa, confermando l’antico titolo di San Pietro apostolo.
1878 – nel 1878 la chiesa venne decorata con affreschi
1886 – nel 1866 fu restaurato il parapetto del sagrato
1909 – nel febbraio del 1909 vennero realizzate le balaustre e la pavimentazione del presbiterio
1924 – venne realizzato un nuovo impianto elettrico
1925 – nel 1925 il campanile venne eseguito il sopralzo in granito serizzo parzialmente lavorato a bugnato rustico
1938 – il 1° luglio 1938 ebbe luogo la visita pastorale del vescovo Bernareggi
1938 – vennero eseguiti lavori di restauro e contestualmente venne completato l’impianto decorativo
1945 – nel 1945 Don Cirillo Pusterla chiesa licenza alla Commissione diocesana d’arte sacra di costruire un nuovo altare maggiore. L’anno seguente l’altare venne realizzato in marmo.
1959 – nel 1959 venne restaurato il plafone della chiesa
1961 – nel 1961 vennero acquistati due diffusori triplici a colonna ed uno a muro per il riscaldamento a gas della chiesa
1962 – nel maggio 1962 iniziarono i lavori di scavo per la sistemazione del sagrato, il quale a settembre venne pavimentato in porfido a mosaico
1965 – nel 1965 venne rifatto l’impianto d’illuminazione della chiesa
1968 – nel 1968 venne realizzato l’impianto di diffusione audio
1975 – nel 1975-1976 vennero effettuati importanti lavori a tutto il complesso della chiesa e della casa parrocchiale. Venne realizzato l’impianto di riscaldamento, si sistemò la sagrestia, venne ristrutturato il presbiterio con la posa di una nuova pavimentazione in marmo rosa del Garda .
1986 – venne rifatta la copertura
1990 – tra il 1990 e il 1994 vennero eseguiti diversi lavori di restauro conservativo e di consolidamento statico
2004 – il 1° settembre 2004 iniziarono i lavori di rifacimento delle facciate
2010 – nel 2010 per iniziativa del parroco Don Primo Moioli, fu deciso il rifacimento del sagrato. Dopo la rimozione della vecchia pavimentazione ad opera di volontari, furono inseriti nel sagrato due medaglioni con i Santi patroni.