la chiesa, anticipata da un ampio sagrato pavimentato in asfalto è orientata ad ovest presenta il fronte principale intonacato e scandito in tre settori da lesene che si innalzano sorreggendo la trabeazione e il cornicione. Il timpano triangolare conclude l’architettura. Nel settore centrale è presente l’ingresso principale con contorno in pietra arenaria affiancato da due finestre sempre con contorno in pietra e dotate di inferriate. L’edificio continua superiormente con il tamburo circolare aperto con finestre ad arco leggermente sfondate e copertura a quattro spioventi con manto in coppi. A destra dell’edificio, si eleva l’alto il campanile in muratura a vista. Internamente la chiesa presenta unica navata a pianta rettangolare costituita da colonne poggianti su basamento che terminano con capitelli. La navata è coperta da vota a crociera. Le pareti sono intonacate e ospitano quadri di Santi. Nella parete di sinistra è posto l’ingresso laterale. Il presbiterio è rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino. Sulla parete di destra del presbiterio è posto l’ingresso ad un ripostiglio e al campanile. Accanto alla chiesa, sulla sinistra e con accesso dall’esterno, è posta la sagrestia
1236 – la chiesa viene chiaramente citata in una pergamena dell’antico monastero di Astino “in teratorio de Coloniola, prove porta de Coloniola, non multum longe ab ecclesia santi petri”
XVI – la chiesa viene completamente ristrutturata.
1560 – durante la visita del vescovo Lipomanno, viene visitata la chiesa che serviva da cimitero. Nella relazione del vescovo si legge che era priva di pavimento e senza porte
1575 – nella relazione della visita apostolica di S. Carlo Borromeo si legge che la piccola chiesa campestre di S: Pietro ha un unico altare disadorno, che era senza soffitto e pavimento
1631 – viene ristrutturata l’abside
1842 – costruzione della nuova chiesa. La precedente costruzione viene demolita quasi completamente, conservando solo il campanile ed una parete, un tempo affrescata che servì per il vano della sagrestia
1909 – su progetto dell’ ing. Dante Fornoni la chiesa viene completamente restaurata
1911 – in occasione della comparsa del colera la chiesa viene utilizzata come lazzaretto
1980 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1983 – rifacimento della pavimentazione esterna del sagrato