L’edificio si erige nel centro di Dugnano, il sagrato pedonale di forma irregolare è lo spazio di risulta tra la via comunale – l’antica via per Monza – e l’area occupata dal fabbricato che si erige dove sorgeva la cinquecentesca chiesa parrocchiale, oggi sedime del campanile edificato nel 1949-1950, un manufatto architettonico che nelle sue finiture riprende il bugnato liscio delle forme architettoniche del volume della chiesa e che stilisticamente crea un continuum con l’edificio sacro, pur essendo edificato in epoca successiva.
La facciata principale lineare e semplice è geometricamente tripartita in verticale, una chiara corrispondenza della suddivisione interna delle navate.
Il corpo centrale è aggettante caratterizzato da un trattamento superficiale a bugnato liscio realizzato ad intonaco e tinteggiato di colore giallo chiaro.
Al centro si apre il portone principale in legno decorato con sei formelle bronzee dello scultore Alessandro Nastasio che rappresentano: la Natività, il Discorso della montagna, la Crocifissione, la Risurrezione, Pentecoste e la Chiesa in cammino.
Il portone è sormontato da una lunetta ad arco a tutto sesto, in cui è contenuto un mosaico raffigurante Cristo Risorto tra i Santi Nazario e Celso.
Nella trabeazione superiore vi è la scritta dedicatoria “SS.MM. NAZZARIO ET CELSO DICATUM”.
La sommità della parte centrale della facciata è sormontata da un timpano leggermente aggettante, di classica memoria, adornato da dentelli, al cui vertice è apposta una croce in ferro.
Nelle due parti laterali della facciata, più basse, corrispondenti alle navate laterali, trovano collocazione i due portoni di accesso alle navate minori, definiti da cornici lineari e trabeazione lineare leggermente aggettante, realizzate in cemento liscio.
I portoni sono sormontati da due lastre decorative rettangolari in cui è indicato, in quella di sinistra il 1839 anno in cui la chiesa venne conclusa e benedetta; e in quella di destra il 1907 anno della consacrazione.