La chiesa, con orientamento est-ovest, è collocata a lato della strada che collega Asso con Sormano e si trova in località Mudronno di Asso, anche se fa parte dei beni della Parrocchia di S. Ambrogio di Sormano.
La facciata presenta un porticato ad arco in pietra a vista antistante la chiesa, con portale d’ingresso ligneo e due piccole aperture poste a lato, il tutto con cornice in pietra. L’interno si presenta con struttura ad unica navata con volta a crociera e pareti in muratura con pietra a vista e arco trionfale che delimita il presbiterio, quasi della stessa dimensione della navata. In corrispondenza del piedritto destro dell’arco trionfale è presente una porzione di affresco raffigurante una Madonna con Bambino opera di Tommaso Malacrida. Il presbiterio ha uno sviluppo quadrangolare con volta a crociera e si presenta intonacato e con superfici affrescate ad opera di Andrea De Passeris da Torno, in particolare sulla parete di fondo è la raffigurazione della Crocifissione con la Vergine, San Giovanni Battista e i Santi Nazaro e Celso. In corrispondenza della volta, suddivisa nelle quattro vele da costoloni decorati, è presente la raffigurazione di Cristo Benedicente fra San Giovanni Battista e un Santo, i Dottori della Chiesa e l’Incoronazione della Vergine. Al centro del presbiterio, su un piano rialzato di due gradini, è presente la mensa in muratura con paliotto in scagliola.
XI – Posta in località Mudronno, lungo la strada che collega Asso con Sormano, probabilmente risale all’XI secolo è citata all’interno del Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero ed è probabilmente la chiesa più antica della Vallassina. All’interno sono presenti notevoli affreschi del XV e XVI secolo, opera del pittore Giovanni Antonio di Rezzago, come indica l’iscrizione presente sul lato meridionale.
1570 – La chiesa è descritta all’interno degli atti della visita pastorale di San Carlo del 1570 con alcune prescrizioni come la decorazione del presbiterio e la riparazione del pavimento perché consumato e rovinato. Successivamente, durante la visita pastorale del Cardinale Federico Borromeo nel 1615, viene nuovamente prescritto l’intervento al pavimento.
1737 – Il portico davanti alla facciata fu costruito nel 1737 ed inoltre venne rifatto l’altare ad opera di un tredicenne di Brazzova che morì lo stesso anno. Negli anni 1877-1878 la chiesa venne nuovamente restaurata.
Il 30 maggio del 1912 la chiesa venne dichiarata monumento nazionale dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione.
1986 – Nel 1986 sono iniziati i lavori di restauro che hanno reso nuovamente visibili gli affreschi presenti all’interno della chiesa, prima ricoperti da uno strato di calce, con un affresco attribuito a Tommaso Malacrida mentre in corrispondenza del presbiterio sono opera di Andrea De Passeris. Gli interventi di restauro sono stati ultimati nel 1992.
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