La chiesa, con orientamento sud-est/nord-ovest, presenta un impianto planimetrico a croce greca: ad esclusione di una fascia bassa perimetrale e del campanile, l’intero edificio si presenta non intonacato, con strutture e tamponamenti in mattoni pieni. Arretrata rispetto a via Zumbini, la facciata principale è anticipata da un sagrato rivestito in porfido, così come i tre gradoni che conducono all’ingresso principale; il semplice portone in legno è sovrastato da un finestrone termale, mentre due ingressi laterali furono aggiunti in una seconda fase.
All’interno, le due cappelle laterali ospitano gli altari in marmi policromi rispettivamente dedicati al Sacro Cuore ed alla Madonna.
In stile neoclassico, particolarmente sobria, l’aula si presenta semplicemente intonacata e tinteggiata: gli unici elementi decorativi che spiccano sono le quattro colonne ioniche in pietra, unitamente a fascia e cornicioni.
Il rivestimento a pavimento è in marmette di graniglia policrome ad eccezione della zona presbiteriale dove assieme ai nuovi arredi per l’adeguamento liturgico, fu anche sostituito il rivestimento originario con uno in marmo.
1592 – Successivamente alla fondazione della parrocchia avvenuta i primi giorni di agosto 1567, in luogo della precedente viene ricostruita una chiesa a navata unica sul medesimo sedime, a pianta rettangolare e con abside quadrato; dotata di tre altari, all’inizio del ‘600 contava al proprio interno coro, organo ed era affiancata da un campanile con tre campane.
1845 – Su progetto dell’architetto Tanzini la chiesa precedente fu abbattuta e ricostruita; ruotata di 90 gradi rispetto alla precedente -di cui mantenne solamente una porzione della zona absidale, attualmente inglobata in una cappella- e con l’aggiunta di due corpi laterali.
1965 – Manutenzione di tetto e campanile e collocazione dei confessionali datati 1732, ancora oggi presenti.
1980 – Rifacimento dell’intero presbiterio: demolizione delle balaustre, sostituzione del rivestimento a pavimento, realizzazione e posa di nuovo altare, ambone, sede e tabernacolo; chiusura dei finestroni dell’abside e apertura di due piccole finestre.