La moderna parrocchiale dei SS. Giacomo e Lorenzo ha impianto a navata unica con presbiterio molto profondo e abside semicircolare.
I perimetrali di navata a nord e a sud si allargano in due vani stretti e lunghi che contengono due altari minori.
La volumetria nel complesso si rifà agli ampi e luminosi impianti basilicali paleocristiani e romanici, richiamati anche dall’imponente copertura a capriate lignee.
La chiesa riceve luce dalla teoria di monofore archivoltate a spalla dritta che si aprono nell’emiciclo absidale, da analoghe monofore di dimensioni maggiori nei perimetrali laterali e da una grande vetrata in facciata.
All’esterno, la facciata ha un semplice profilo a capanna con ricaduta laterale leggermente svasata.
Il portale è arretrato rispetto alla linea di facciata: si viene quindi a creare un piccolo atrico coperto tra l’ingresso e gli scalini di accesso; volumetricamente, questo assetto si configura all’interno come una bussola in controfacciata.
IX – Nel IX secolo, il villaggio di Gnignano con la chiesa di S. Nazaro apparteneva alla pieve di Santo Stefano di Decimo (Lacchiarella). Il toponimo medievale della località deriva molto probabilmente dal latino “Nonianum” che indica la distanza in miglia del villaggio da Milano. LA chiesa viene visitata nel 1573 da San Carlo Borromeo.
1963 – L’attuale parrocchiale è stata ricostruita nel 1963 per decreto dell’arcivescovo Giovanni Battista Montini.