Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Gavardo)

Diocesi di Brescia - chiesa parrocchiale - Lombardia

Gavardo - Piazza De Medici 13 - BS - 25085

0365/31107

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XIII – Da due antichi registri della Mensa Vescovile si apprende che già nel 1253 esisteva a Gavardo un'”ecclesiam”. Le stesse fonti attestano nel 1300 la fabbrica era ritenuta poco adatta alle esigenze della popolazione per cui il vescovo Berardo Maggi dispose che venisse ampliata “pro ut superius continetur” e che contemporaneamente fosse edificato il battistero.
XVI – Il campanile, probabilmente costruito sopraelevando una precedente torre medievale, viene attestato da documenti risalenti al XVI sec.
XVI – La chiesa dovette subire altri ingrandimenti fino al 1537 anno in cui, probabilmente dopo aver acquisito uno stile simile a quello delle chiese dei paesi vicini quali Soprazocco e Sopraponte, fu riconsacrata e ribenedetta. Probabilmente nel periodo intercorso tra il 1566 e il 1609 la chiesa fu ulteriormente modificata. Gli atti della visita pastorale del vescovo Bollani del 1566 testificano che gli altari della parrocchiale erano tre e il Da Lezze nella sua relazione del 1609 afferma che gli altari erano quattro.
XVII – Il portone in legno fu fatto scolpire dalla Comunità Gavardese nel 1617. Nel XVIII sec. fu costruito il portale e il portico antistante la facciata principale.
XIX – Verso la fine del XIX sec. sono stati eseguiti lavori, su progetto dell’ing. Quarena, per il restauro della cella campanaria.
XIX – L’antico battistero, censito nel catasto Napoleonica e dedicato S. giovanni Battista, è stato demolito dopo il 1915.
XX – Dalle fotografie della chiesa anteriori all’ampliamento del 1915 si può dedurre che la costruzione cinquecentesca mantenne sostanzialmente il suo stile fino ai primo del XX sec. Nel 1915, su progetto del 1909 dell’architetto Luigi Arcioni, sono stati ultimati i lavori per l’innalzamento e allungamento della fabbrica, verso il fiume Chiese I lavori di muratura furono eseguiti dall’impresa Cattori Andrea di Gavardo, gli stucchi dai sigg. Ferrari e Castiglioni di Salò, le decorazioni dal salodiano Benedini, i pavimenti a mosaico dalla ditta cremonese Bellanti, il restauro delle soase lignee laterali fu eseguito dagli intagliatori Fratelli Beneduci di Orzinuovi. Il 5 dicembre 1915 la chiesa venne riconsacrata dal vescovo monsignor Giacinto Gaggia.
XX – Il sagrato, precedentemente cimitero, è stato ridotto contestualmente con l’ampliamento della fabbrica della chiesa. Negli anni ’60 del XX sec. sono stati eseguiti i lavori che gli hanno dato la configurazione odierna.
XX – Nel 1961 fu rifatta la pavimentazione, come ricorda la lapide posta al fondo della navata.
XXI – Verso il 2000 sono stati eseguiti lavori per il rifacimento del manto di copertura.