La chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo si trova nel centro abitato di Gavardo, nella Morenica del Garda. Il fabbricato è orientato seguendo l’asse est-ovest, con il prospetto principale rivolto verso ponente. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroterio in corrispondenza della linea di colmo, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all’aula sormontato da architrave e coronamento triangolare; nel registro superiore fiancheggiano la finestra circolare, collocata in corrispondenza dell’ingresso sottostante. Completano il prospetto, un portico a campata unica, e due corpi laterali con minore altezza di quello centrale. I prospetti laterali alloggiano finestre a tutto sesto che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle strutture di copertura.
XIII – Da due antichi registri della Mensa Vescovile si apprende che già nel 1253 esisteva a Gavardo un'”ecclesiam”. Le stesse fonti attestano nel 1300 la fabbrica era ritenuta poco adatta alle esigenze della popolazione per cui il vescovo Berardo Maggi dispose che venisse ampliata “pro ut superius continetur” e che contemporaneamente fosse edificato il battistero.
XVI – Il campanile, probabilmente costruito sopraelevando una precedente torre medievale, viene attestato da documenti risalenti al XVI sec.
XVI – La chiesa dovette subire altri ingrandimenti fino al 1537 anno in cui, probabilmente dopo aver acquisito uno stile simile a quello delle chiese dei paesi vicini quali Soprazocco e Sopraponte, fu riconsacrata e ribenedetta. Probabilmente nel periodo intercorso tra il 1566 e il 1609 la chiesa fu ulteriormente modificata. Gli atti della visita pastorale del vescovo Bollani del 1566 testificano che gli altari della parrocchiale erano tre e il Da Lezze nella sua relazione del 1609 afferma che gli altari erano quattro.
XVII – Il portone in legno fu fatto scolpire dalla Comunità Gavardese nel 1617. Nel XVIII sec. fu costruito il portale e il portico antistante la facciata principale.
XIX – Verso la fine del XIX sec. sono stati eseguiti lavori, su progetto dell’ing. Quarena, per il restauro della cella campanaria.
XIX – L’antico battistero, censito nel catasto Napoleonica e dedicato S. giovanni Battista, è stato demolito dopo il 1915.
XX – Dalle fotografie della chiesa anteriori all’ampliamento del 1915 si può dedurre che la costruzione cinquecentesca mantenne sostanzialmente il suo stile fino ai primo del XX sec. Nel 1915, su progetto del 1909 dell’architetto Luigi Arcioni, sono stati ultimati i lavori per l’innalzamento e allungamento della fabbrica, verso il fiume Chiese I lavori di muratura furono eseguiti dall’impresa Cattori Andrea di Gavardo, gli stucchi dai sigg. Ferrari e Castiglioni di Salò, le decorazioni dal salodiano Benedini, i pavimenti a mosaico dalla ditta cremonese Bellanti, il restauro delle soase lignee laterali fu eseguito dagli intagliatori Fratelli Beneduci di Orzinuovi. Il 5 dicembre 1915 la chiesa venne riconsacrata dal vescovo monsignor Giacinto Gaggia.
XX – Il sagrato, precedentemente cimitero, è stato ridotto contestualmente con l’ampliamento della fabbrica della chiesa. Negli anni ’60 del XX sec. sono stati eseguiti i lavori che gli hanno dato la configurazione odierna.
XX – Nel 1961 fu rifatta la pavimentazione, come ricorda la lapide posta al fondo della navata.
XXI – Verso il 2000 sono stati eseguiti lavori per il rifacimento del manto di copertura.