Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Turbigo)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Turbigo - Via Volta - MI - 20029

0331/899341

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1289 – La prima attestazione di un oratorio a Turbigo dedicato a San Damiano si trova nel “Liber Notiatiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero attorno al 1289. Il testo afferma che: <> si trova la <>.
1518 – Dal documento “Vera, et reale informatione della Chiesa di S.to Cosma e Damiano” (11 novembre 1630), si apprende che i fratelli Martino e Ludovico Piatti nel 1518 patrocinarono un intervento di restauro all’antica chiesa che si trovava in stato di degrado e che negli anni Venti del XVII secolo i fratelli commissionarono l’edificazione di una sacrestia. Sotto il patrocinio della famiglia Piatti, e in particolare del cardinale Flaminio Piatti, venne fondato un convento di frati Agostiniani Scalzi a cui fu legata la costruzione dell’attuale chiesa. Nel 1635 furono redatti i contratti per la costruzione del nuovo convento. Nel 1678, come si evince dal testamento del conte Francesco Piatti, la chiesa era ancora in costruzione. Si pensa sia stata ultimata prima della fine del XVII secolo.
1713 – All’inizio del XVIII secolo si affidano alcune opere di sistemazione e interventi di completamento all’ingegnere e architetto milanese Carlo Federico Pietrasanta. Nel 1713, al medesimo architetto, viene commissionato il progetto di realizzazione di uno stradone davanti alla Chiesa, mai portato a compimento.
Sempre il Pietrasanta nel 1719 redige un progetto di rinnovamento e ampliamento del convento e un secondo progetto di sistemazione dell’attuale sacrestia.
1805 – A seguito degli editti napoleonici, nel 1805 il convento degli Agostiniani Scalzi fu soppresso. Il 5 marzo 1808 le strutture del convento vennero acquistate dal sindaco di Turbigo, Giuseppe Oriani.
1842 – Nel 1842 l’Amministrazione comunale di Turbigo incarica l’ingegnere Flaviano Ballarati di procedere a un primo intervento di restauro alla torre campanaria.
Nel 1866 si stabiliva il consolidamento urgente del tetto e del castello delle campane. Nel 1903 l’ingegnere Ferrari venne incaricato di progettare l’innalzamento del campanile: l’intervento non venne però mai realizzato.
1960 – Nel 1960 la chiesa fu soggetta a lavori di adeguamento: rifacimento del tetto; nuova pavimentazione in seminato veneziano con riquadri in ottone; tinteggiatura; rifacimento del portale maggiore; rifacimento dell’impalcatura delle campane con suono automatizzato; impianto di suono; rifacimento impianto elettrico; sanate le pareti con cemento idrofugo; riscaldamento con areoterm.

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