circondata su tre lati da un sagrato pavimentato in ciottoli, la chiesa, dedicata ai Ss. Cosma e Damiano è orientata liturgicamente con l’abside ad est. Quattro lesene e contro-lesene suddividono la facciata in tre settori. Il cornicione orizzontale la suddivide poi in due ordini. In ogni ordine le lesene sono dotate di basi e capitelli. Sopra il secondo ordine, il timpano triangolare conclude la facciata. Nel settore centrale del primo ordine, più ampio dei laterali, è collocato il portale d’ingresso in pietra artificiale sagomata e martellinata. Sopra, in alto è posta una finestra con contorno in muratura sagomata. Internamente si presenta ad unica navata divisa in sette campate da lesene con basi e capitelli sopra i quali corre la trabeazione e il cornicione per tutto il perimetro della chiesa. La navata è coperta da volta a botte con le relative strombature in corrispondenza delle finestre, più nello specifico, tre per parte. La prima campata ospita a sinistra il Fonte Battesimale. La seconda campata accoglie a sinistra e a destra due confessionali. Nella terza campata sono poste due nicchie contenenti le statue di S. Luigi e S. Agnese. La quarta campata ospita a sinistra l’ingresso laterale e a destra l’altare dedicato a S. Margherita Maria Alacoque. La quinta campata è limitata in ampiezza e presenta a sinistra la nicchia di S. Giuseppe e a destra il pulpito in noce. La sesta campata accoglie a sinistra la cappella della Madonna del S. Rosario, a destra quella della Pietà. La settima campata presenta due ingressi: quello di sinistra conduce al campanile, quello di destra alla cappella laterale e alla sagrestia. Il presbiterio è poco ristretto rispetto alla navata, è rialzato di tre gradini e presenta pianta rettangolare coperta da tazza. Il coro è absidato e coperto da catino
1011 – considerata una delle più antiche parrocchie della diocesi, si afferma infatti che venne fondata dal vescovo Reginfredo
1260 – una delle attestazioni più antiche della presenza di una chiesa nel territorio di Scano si ha nella prima metà del XIII secolo, quando in diocesi vennero a costituirsi, accanto all’ordinamento per pievi, i primiceriati. Nell’elenco delle chiese sottoposte a censo era attestata a Scano la chiesa di San Damiano, sede primiceriale
1575 – durante la visita apostolica dell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la chiesa con il titolo dei Santi Cosma e Damiano, risultava con dignità arcipresbiterale e sede pievana
1760 – l’antica chiesa viene rifabbricata dalle fondamenta
1778 – nella relazione del parroco di Scano, redatta in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, la chiesa compariva ancora con dignità primiceriale. Era registrata la presenza delle confraternite del Rosario e del Santissimo Sacramento
1835 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Carlo Gritti Morlacchi che la dedica ai santi Cosma e Damiano
1889 – la chiesa viene ampliata con l’aggiunta di una terza campata
1914 – rinnovo delle decorazioni interne
1956 – ritinteggiatura esterna ed interna
1974 – restauro dell’esterno della chiesa
1987 – ritinteggiatura e nuova doratura dell’interno della chiesa
1987 – ristrutturazione ed adeguamento liturgico del presbiterio
2008 – nuova pavimentazione antistante il sagrato