a chiesa, posta lungo la strada ed anticipata da un marciapiede in asfalto presenta la facciata in parte in pietra e in parte intonacata ed ospita centralmente l’ingresso ad arco vetrato ed è conclusa in un primo tratto da una copertura ad una falda. Un secondo tratto intonacato prosegue caratterizzato alle estremità da lesene che sorreggono il timpano triangolare; al centro di questo secondo tratto è posta una finestra. La chiesa, anticipata da un atrio chiuso da cancellata in ferro, presenta una pianta rettangolare con pareti intonacate; a sinistra è presente un’apertura ad arco che conduce alla sagrestia, mentre a destra è presente una nicchia con statua della Madonna e il bambino in braccio. Il presbiterio è coperto da catino. L’altare è rialzato di un gradino ed è addossato alla parete di fondo. A sinistra e a destra del presbiterio sono collocate due tele che raffigurano rispettivamente il Martirio di S. Sebastiano e S. Rocco. Sulla parete di fondo è posta la Resurrezione di Gesù Cristo
1700 – costruzione della chiesa, conosciuta come la “Cesina dei Morcc de la Scalba”, a ricordo della peste del 1630
1861 – la parrocchia dei Santi Faustino e Giovita di Villa d’Almè risultava a capo dell’omonima vicaria. Essa aveva alle proprie dipendenze l’oratorio dei morti
1895 – l’interno del piccolo edificio sacro viene dotato di tre tele, opera di Achille Locatelli
1979 – restauro degli intonaci esterni e della struttura lignea del tetto