La Cattedrale di Sant’Alessandro, principale luogo di culto cattolico di Bergamo e chiesa madre dell’omonima diocesi, si erge con maestosità nella suggestiva Piazza del Duomo, nel cuore della Città Alta. Affacciata accanto al Palazzo della Ragione e alla basilica di Santa Maria Maggiore, la cattedrale è dedicata a Sant’Alessandro Martire, patrono della città. In origine la chiesa era dedicata a San Vincenzo, ma il suo titolo fu cambiato nel 1561, quando la basilica di Sant’Alessandro, più antica e luogo di sepoltura del santo, fu demolita dai Veneziani per fare spazio alle nuove fortificazioni. L’attuale cattedrale, progettata da Carlo Fontana nel 1688 e terminata nel 1889 col completamento della facciata , sorge come un nuovo simbolo di devozione e arte religiosa. La cupola, progettata da Ferdinando Crivelli, fu completata nel 1853.
L’esterno della Cattedrale di Sant’Alessandro si distingue per la facciata ottocentesca in pregiato marmo bianco di Botticino. Essa si presenta con due ordini distinti: il primo, con un porticato a tre archi a tutto sesto, quello centrale trionfante e arricchito dalla figura imponente del cavaliere Santo Patrono, mentre i due laterali, più piccoli, sono decorati con paraste corinzie. Sopra, un secondo ordine si sviluppa con una serliana centrale, incorniciata da nicchie con statue, e si conclude con un timpano triangolare. L’intera facciata è dominata da una scenografica simmetria e ricchezza decorativa. I lavori di realizzazione della facciata furono avviati nel 1866 e completati nel 1889, purtroppo senza alcuni degli elementi decorativi previsti nel progetto originale, che fu adattato tra il 1878 e il 1879 dall’architetto Angelo Bonicelli. L’imponente prospetto è preceduto da una scalinata in granito rosa di Baveno, che guida il visitatore verso un portico a tre fornici. Ogni arco a tutto sesto del portico è sorretto da robusti pilastri e ogni campata laterale è ornata da una cupola affrescata internamente e coronata da una statua bronzea. Nel fornice centrale, due medaglioni raffiguranti i santi Pietro e Paolo, opera di Luigi Pagani, accolgono i visitatori. Sopra, troneggia una statua più grande di Sant’Alessandro, scolpita da Paolo Sozzi, mentre le due statue raffiguranti le virtù teologali di Fede e Speranza, sempre opera di Pagani, ornano i vani laterali.
In corrispondenza della crociera, si erge maestosa la cupola, completata nel 1829 e restaurata nel 1853. Il tamburo della cupola, dotato di ampie finestre quadrangolari, è sormontato da una copertura in rame che culmina con una statua di Sant’Alessandro, vessillifero, opera di Carlo Broggi (1851) e dorata nel 1984, che svetta a protezione della città. Sul lato sud-ovest sono ancora visibili i segni del lungo processo di costruzione della basilica, con blocchi di arenaria squadrata che testimoniano le fasi evolutive del luogo di culto. La parte superiore del muro, lasciata a rustico nel XVIII secolo, contrasta con la raffinatezza della facciata. Inoltre, sotto il portico del Palazzo della Ragione si apre un’area archeologica che rivela tracce della storia millenaria della basilica, risalente fin dal periodo paleocristiano. Alla sinistra dell’abside si erge la torre campanaria, costruita nel 1690 e successivamente sopraelevata nel 1850. La cella campanaria, dotata di ampie monofore a tutto sesto, ospita un concerto di sei campane in Mi♭ maggiore, che risuonano nel silenzio della Città Alta, accompagnando la vita spirituale della comunità.
L’interno della cattedrale segue una pianta a croce latina, suddivisa in tre campate da imponenti lesene, che si innalzano fino a sorreggere una volta a botte lunettata. Lungo il percorso il fedele può ammirare numerose cappelle: nella prima campata, a sinistra, si trova quella dedicata ai Santi Caterina d’Alessandria e Girolamo, mentre quella a destra è la cappella di San Benedetto, voluta dal Papa Benedetto XII in segno di riconoscenza per aver perdonato la popolazione bergamasca che aveva appoggiato l’antipapa Nicola V. Nella seconda campata, a sinistra, si apre l’ingresso alla Cappella del Crocifisso, un tempo dedicata a San Giovanni Battista, mentre a destra si trova la cappella di San Carlo. Nella terza campata, la cappella a sinistra è dedicata ai Santi Pietro e Paolo, mentre a destra quella a San Gregorio Barbarigo. Superato il corpo centrale della chiesa, il transetto accoglie a sinistra la cappella della Beata Vergine della Pietà, adornata da affreschi che narrano scene bibliche. A destra del transetto, si trova la cappella dedicata ai Santi Fermo, Rustico e Procolo, che precede l’ingresso alla cappella di San Vincenzo e Beato Giovanni XXIII. Il transetto è sovrastato da una cupola che armonizza l’intero spazio con un delicato equilibrio tra arte e spiritualità. Il presbiterio, infine, rialzato di sette gradini rispetto alla navata, si conclude in un coro absidato, sormontato da un catino semicircolare che accentua la sacralità di questo luogo di preghiera. Un vero capolavoro architettonico che unisce la devozione religiosa alla magnificenza dell’arte barocca.
- VII: Bergamo ebbe nel passato due cattedrali con i rispettivi capitoli: S. Vincenzo nel cuore del centro storico e S. Alessandro appena fuori la città, verso gli orti di Borgo Canale. Quest’ultima chiesa venne abbattuta dai veneziani dediti alla costruzione delle nuova mura militari
- X: per volontà del vescovo Adalberto, viene eretta in S. Vincenzo la cappella della SS. Trinità
- 1027: in seguito alle profanazioni barbariche, il vescovo Ambrogio II, riconsacra la Cattedrale di S. Vincenzo
- 1284: S. Vincenzo diviene sede della costituita Misericordia maggiore
- 1341: il papa Benedetto XII, assolve la città dall’interdetto e impone l’erezione della cappella di S. Benedetto aderente alla cattedrale di S. Vincenzo
- 1459: il 3 maggio, il vescovo Giovanni Barozio pone la prima pietra della nuova cattedrale, progettata da Antonio da Averlino, detto il Filerete
- XVI – 1568: all’inizio del XVI secolo, risultano impostate le sei nuove cappelle della navata, ma i lavori vengono sospesi. Il 4 agosto 1561 viene abbattuta dai Veneziani la vetusta Basilica di S. Alessandro. I canonici di quel capitolo, con le reliquie dei santi concittadini, ripararono in S. Vincenzo per favorire l’unione dei due Capitoli di S. Vincenzo e S. Alessandro,. Il vescovo Federico Cornaro provvede all’erezione di un Coro provvisorio
- 1667: i lavori di costruzione della Cattedrale si interruppero a causa della morte del Filarete e dell’allontanamento del vescovo Barozio
- 1688: viene demolita l’antica torre campanaria
- 1689: viene approvato il progetto di Carlo Fontana per il completamento della costruzione
- 1689: il 4 novembre il vescovo Daniele Giustiniani procede alla solenne dedicazione della cattedrale con il solo titolo di S. Alessandro martire
- 1690: viene eretto il nuovo campanile
- 1692: in memoria dell’antico titolo viene eretta la cappella di S. Vincenzo
- XVIII: si realizzano tutti gli altari su progetto degli Alessandri, di Filippo Juvarra e di Nicola Salvi e gran parte delle opere decorative
- 1745 – 1757: in prossimità del presbiterio vengono collocati i due eleganti pulpiti. Il rivestimento dei nuovi pulpiti, che Filippo Alessandri sapientemente disegna, è completato da una colonna in marmo verde antico, dono della Misericordia Maggiore nel 1746
- 1853: dopo vari tentativi e una cupola in legno, viene realizzata quella definitiva su disegno dell’architetto Crivelli
- 1889: viene completata la facciata
- 1906: viene realizzata la cripta dei vescovi
- 2004: inizio dei lavori di ristrutturazione sotto la Cattedrale di Sant’Alessandro, che portano al ritrovamento di importanti reperti archeologici.
- 26 agosto 2008: inaugurazione dell’altare restaurato dal vescovo Roberto Amadei, a seguito delle ristrutturazioni.
- 2012: apertura al pubblico del Museo della Cattedrale, che illustra l’evoluzione del duomo fin dalle sue origini.
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COME RAGGIUNGERCI e ACCESSIBILITÀ
Parcheggi:
A 100 metri, in piazza Rosate. A 250 metri, in Piazza Mercato del Fieno
Mezzi pubblici:
A 250 metri dalla Cattedrale si trova la Stazione Superiore Funicolare; una delle due cabine è accessibile con montascale.
Visitare:
L’aula unica della Cattedrale è accessibile dall’ingresso laterale Sud, anche tramite scivolo esterno, e si sviluppa in piano
Presbiterio e Cappella di San Vincenzo non accessibili (7 gradini); Cripta non accessibile (scalinata); Cappella del Crocefisso 1 gradino.
Opere d’arte visibili e indicazioni scritte in 4 lingue; non esistono ausili per non vedenti
Non ci sono servizi igienici
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ORARI DI APERTURA E MESSE
Da Lunedì a Venerdì: 7:30 – 12:30 e 15:00 – 18:30 Sabato e festivi orario continuato: 7:00 – 19:00
Celebrazioni feriali:
7:30 S. Messa
8:30 S. Messa Capitolare e Lodi Mattutine (a seguire, Ufficio di Letture e Ora Media)
18:00 S. Messa vespertina
Celebrazioni festive:
Sabato e vigilia: 18:00 S. Messa festiva
Domenica e feste: 7:30 / 9:00 / 18:00
10.30 S. Messa solenne
Cosa vedere
Scopri le opere presenti presso Cattedrale di Sant’Alessandro (Bergamo)
Nei dintorni
Bergamo - via Arena - BG - 24100
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