Edificio si presenta ad aula unica con facciata a capanna scandita da lesene angolari, legate alla sommità da un cornicione modanato, sormontato da un timpano triangolare; nello spazio inferiore si aprono al centro, un semplice ingresso architravato e una finestra circolare, ai fianchi sovrapposti vuoti rettangolari, dei quali i superiori sono tamponati. Lo sviluppo planimetrico della chiesa, ritmata lungo i fianchi da lesene, si dilata a nord-ovest in un corpo aggregato di ridotte dimensioni. La chiesa è dotata di un campanile in cotto, forato da monofore in corrispondenza della cella campanaria. E’ la classica chiesetta di campagna le cui facciate esterne sono tutte intonacate e dipinte ad eccezzione appunto della torre campanaria che risulta ancora in mattoni a vista. Attraverso il portale principale si accede alla navata dell’edificio, seguono il presbiterio ed il coro quadrangolare. Alla sinistra del presbiterio si accede alla sagrestia che consente il transito per la torre campanaria. Da uno sguardo di insieme si può ipotizzare che la navata sia stata edificata in epoca più recente rispetto al presbiterio, al coro, alla sagrestia ed alla torre campanaria.
1732 – Dai documenti in nostro possesso non è possibile risalire alla data precisa di edificazione della chiesa, mentre è verosimile affermare che la chiesa sia stata edificata prima del 1732. Dalla documentazione infatti risulta che il 23 novembre 1732 il curato di Inverno don Ottavio Abbiati vi eresse canonicamente la Confraternita di San Giuseppe allo scopo di provvedere in modo regolare al servizio liturgico per la popolazione delle cascine d’Inverno, come appunto si chiamava quel gruppo di case, che solo più tardi si denominerà Cascine di S. Giuseppe.
2004 – Nelo 2005 è stato intrapreso un progetto di consolidamento statico e risanamento conservativo della chiesetta di San Giuseppe e della torre campanaria. I lavori sono stati realizzati con i contributi Cei richiesti nel 2004.
Esiste una lapide all’esterno, datata giugno 2006, che ricorda i nomi di due benefattori che hanno contribuito al restauro della torre campanaria (Zanolli-Dordoni).