Edificio a pianta rettangolare ad aula unica con facciata a capanna. Sul fianco destro sorge il piccolo annesso della sagrestia che nasconde anche l’andamento semicircolare dell’abside.
L’intera struttura è realizzata in laterizi e ciottoli di fiume, ad eccezione dei basamenti dei cantonali in pietra arenaria. La facciata è quasi totalmente intonacata ad eccezione dei cantonali e dei profili del timpano, coronato da croce in ferro, che presentano cornici aggettanti. La porzione inferiore è interrotta da un unico portale con profili mistilinei in arenaria, sormontato da stemma, e più in alto da una finestrella quadrata anch’essa con profili in arenaria protetta da una grata.
L’interno ad aula unicapresenta copertura piana lignea di restauro ed è illuminato, oltre che dalla finestra in facciata, da due finestre che si aprono prima dell’abside, una per lato.
Un arco trionfale appena accennato collega immediatamente all’abside semicircolare e non molto profonda. L’interno appare pressoché interamente ripristinato, se si eccettua la pavimentazione in cotto, con intonaci e decorazioni murarie, queste ultime principalmente nell’abside, rifatte; una porticina conduce sul fianco destro alla sagrestia. Sopra l’ingresso corre una piccola tribuna. All’interno sono conservate diverse epigrafi risalenti per lo più ai secoli XIX-XX, molte delle quali relative ai defunti del clero locale.
XIII – La chiesa è citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero
1596 – Visita pastorale compiuta da monsignor Cipolla.
1702 – Viene restaurata la struttura antica e innalzata l’odierna navata centrale.
1874 – Viene demolito il precedente altare in mattoni e trasportato uno nuovo dal soppresso oratorio di Pobiga, e ridipinte le immagini sacre, da Luigi Spreafico di Galbiate, e gli ornati, da Davide Morosini di Milano.
1984 – Restauro della struttura, a cura dell’architetto Roberto Meregalli; ripristino degli intonaci e rifacimento delle coperture. Il pittore Mario Malfer realizzò al termine del restauro un Cristo risorto sulla parete di fondo.
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