L’edificio presenta orientamento est/ovest: l’ingresso principale affaccia sul sagrato rivestito in porfido e la semplice facciata intonacata è dotata di un unico ingresso protetto da un pronao privo di timpano e sorretto da colonne e trabeazioni in granito; appena al di sopra una finestra a due battenti riquadrata completa la porzione centrale, sovrastata dal timpano triangolare che ospita un piccola apertura ellittica. I prospetti laterali sono ritmati dalle paraste intonacate che sottolineano le quattro campate della struttura, mentre due finestrature semicircolari con vetrate policrome garantiscono l’apporto di luce naturale; nettamente riconoscibili i volumi che ospitano le cappelle, il battistero e la sacrestia. All’interno, l’aula ad ambiente unico è affiancata sulla sinistra dalla fonte battesimale e, in corrispondenza dell’ultima campata che precede il presbiterio, da una cappella di fronte alla quale si trova l’altra, con l’altare dedicato alla Madonna. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all’ambiente principale, è da questo separato tramite un arco a tutto sesto: sovrastato da una volta a crociera, presenta nella porzione superiore del fianco sinistro un finestrone tondo a vetrate policrome; un secondo arco a tutto sesto introduce all’abside, coperto da una volta a botte. Un semplice fascione perimetrale delimita la volta a botte ribassata che copre l’aula e anche l’apparato decorativo pittorico ancora visibile – fatta eccezione per le cappelle ed il battistero: diversi interventi hanno infatti ricoperto le pitture che interessavano la porzione inferiore della chiesa.
1500 – Già presente a metà del sedicesimo secolo, venne nominata Cappellania Curata dal Card. Federico Borromeo nel 1605, anno in cui viene descritta come in molte parti dipinta, dotata di fonte battesimale e campanile con una campana.
1630 – Nel 1630 venne ampliata con la realizzazione della cappella dedicata alla Madonna del Rosario sul fianco destro; durante l’intervento vennero ricoperte gran parte delle decorazioni pittoriche presenti.
1959 – Nel 1959 venne effettuato un restauro generale dell’edificio.
2001 – Tra il 2001 ed il 2002 venne sostituito il rivestimento a pavimento in pianelle di cotto con uno nuovo in marmo; vennero inoltre tinteggiate tutte le superfici verticali interne al di sotto del fascione, comprese quelle che ancora presentavano tracce o porzioni dell’apparato decorativo seicentesco.