la chiesa, orientata liturgicamente è preceduta da un ampio sagrato pavimentato in ciottoli. La facciata è divisa in due ordini da un cornicione orizzontale. L’ordine inferiore, appartenente all’antica chiesa, è suddiviso in quattro settori da lesene in muratura con rispettive basi e capitelli. Sopra i capitelli corre la trabeazione con fregio. Il settore centrale, più ampio rispetto ai laterali, ospita l’ingresso con contorno in pietra arenaria sagomata e timpano spezzato con al centro, la statua di S. Andrea. Il secondo ordine è scandito come il primo ma limitato in altezza. Qui le lesene reggono la seconda trabeazione che fa da base al timpano triangolare spezzato al centro. Sopra il timpano, sono collocate tre statue raffiguranti angeli musicanti e S. Andrea al centro. L’interno presenta pianta a croce latina divisa nella navata in cinque campate, da lesene con capitelli corinzi che reggono la trabeazione e il cornicione. La navata è coperta da volta a botte. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale, a destra un quadro raffigurante una scena biblica. Nella seconda campata è posta a sinistra la statua di S. Giuseppe, a destra quella del S. Cuore. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato ai Santi Stefano, Antonio e Sebastiano, a destra quello posto a S. Margherita. Nella quarta campata è posta a sinistra la statua della Madonna del Rosario, a destra l’ingresso laterale. Nel transetto è posta a sinistra la cappella della Madonna del Rosario, a destra quella del Crocifisso. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra dell’arco trionfale, conducono al campanile e alla sagrestia
1336 – il vescovo Cipriano degli Alessandri autorizza la costruzione di un oratorio dedicato a S. Andrea
1476 – il piccolo oratorio, resosi insufficiente quando Strozza ottenne di staccarsi da Almeno S. Salvatore, cedette il posto ad una costruzione più ampia. La posa delle prima pietra avvenne per mano del vescovo Ludovico Donato
1487 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Lorenzo Gabrieli
1550 – la parrocchia di Strozza risulta censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità
1575 – dai verbali della visita apostolica compiuta dall’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, si desume che la chiesa parrocchiale di Strozza aveva sei altari. All’altare del Crocifisso era eretta la scuola del Santo Spirito, mentre all’altare di Santa Maria, era eretta la scuola dall’omonimo titolo
XVII – rifacimento della chiesa
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Strozza, sotto l’invocazione di Sant’Andrea apostolo, figurava mercenaria del comune. Aveva cinque altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Strozza in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva sei altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine del Rosario, era aggregata l’omonima confraternita
1872 – consacrazione dell’attuale chiesa
1899 – realizzazione degli affreschi della volta centrale
1914 – lavori di restauro e manutenzione straordinaria sul fronte principale
1927 – su progetto dell’ing. Angelini vengono ampliate in profondità le cappelle del Crocefisso e del Rosario
1931 – il campanile viene rinnovato con un nuovo coronamento
1969 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1993 – rifacimento dell’impianto termico e nuova pavimentazione
1997 – nuovo impianto elettrico
2001 – rifacimento del tetto della chiesa