orientata secondo lo schema tradizionale liturgico, è preceduta da un piccolo sagrato pavimentato con ciottoli. La facciata intonacata è caratterizzata da due cordoni e quattro lesene poco sporgenti che poggiano su un basamento. Al centro è posto il portale in marmo bianco, con al centro dell’architrave il viso di un angelo e al di sopra un frontone spezzato con lo stemma vescovile scolpito in pietra. Sopra il portale sono affrescati gli stemmi vescovili. Nel settore centrale, in alto, è posta un’ampia finestra, mentre nel timpano si trova un’apertura cruciforme. L’interno ha un’unica navata a croce latina divisa in un primo tratto in quattro campate da lesene su cui corre il cornicione perimetrale. Sopra il cornicione si imposta la volta a botte. Nella prima campata a sinistra si trova il Fonte Battesimale, mentre a destra è posto il confessionale. Nella seconda campata a sinistra si trova l’altare di S. Margherita in stucco con statua della Santa entro nicchia, mentre a destra si trova l’altare dell’Addolorata con altare e ancona in stucco dorato e nicchia con statua. Nella terza campata, più stretta rispetto alle altre, si trovano due ripostigli. La quarta campata a sinistra ospita il quadro dell’Immacolata e una cattedra intagliata e intarsiata, a destra invece è collocato l’ingresso laterale. Il transetto è sormontato da una cupola affrescata con la gloria di S. Margherita e da pennacchi con i quattro evangelisti. A sinistra del transetto è posto l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario, con ancona seicentesca in legno dorato, a destra è collocato l’altare contenente il polittico del Previtali. Ai lati del grande arco trionfale vi sono due ingressi: quella di sinistra conduce al campanile, mentre quella di destra alla sagrestia. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, ha due balaustre in marmo ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. Il campanile ha base, spigoli, cordoni e coronamento in pietra serizzo rosso, specchiatura intonacata e cupoletta in rame
1456 – la chiesa dedicata a S. Margherita viene smembrata da quella di S. Brigida ed eretta parrocchiale in data 16 luglio per decreto dell’arcivescovo cardinale Carlo I Gabriele Sforza
XVI – realizzazione della vasca battesimale in marmo bianco
1517 – realizzazione del polittico ad opera di Andrea Previtali. Un tempo era inserito nell’ancona dell’altare della Madonna del Rosario; oggi è nell’altare a destra del transetto. È composto di cinque tavole su due ordini, raffiguranti la Pietà e i Santi Giovanni Battista, Margherita, Ambrogio e Lorenzo, e di una statua lignea della Vergine
XVIII – costruzione del campanile
1750 – ricostruzione della chiesa secondo il gusto dell’epoca
1754 – consacrazione della nuova chiesa con l’antico titolo di S. Margherita vergine e martire per mano del cardinale Giuseppe Pozzobonelli in data 28 giugno
1840 – l’organo Serassi viene restaurato dalla ditta Bossi
1909 – ampliamento della chiesa su progetto dell’arch. Elia Fornoni. Il presbiterio viene demolito e costruito più arretrato, dopo aver realizzato il transetto con cupola. Umberto Marigliani affresca le volte di presbiterio e transetto
1946 – restauro del campanile
1961 – vengono rinnovate le tinte e le doratura dell’interno, su indicazioni dell’arch. Pino Pizzigoni
2001 – restauro e consolidamento statico