La chiesa di San Rocco si trova nel centro abitato di Verolavecchia, nella Bassa Centrale Ovest bresciana.
Il fabbricato, a pianta rettangolare con copertura a due falde e a padiglione nella zona presbiterale, è orientato verso est. La facciata, a registro unico avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è in muratura laterizia a vista. In mezzeria si trovano il portale lapideo di accesso, completo di stipiti e architrave, e una finestra soprastante con architrave ad arco ribassato. Oltre a questa apertura, il prospetto laterale sud alloggia finestre rettangolari che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato ovest dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappella laterale e presbiterio absidato. L’aula presenta soffitto orizzontale mentre che la zona presbiterale ha una copertura a semi cupola.
XVI – A seguito della pestilenza del 1512-1513 e con voto dell’intera popolazione, con l’atto del 15 marzo 1514 viene ufficialmente stabilita la costruzione della chiesa intitolata a S. Rocco, forse al centro del piccolo lazzaretto di fortuna collocato tra il recetto (il cosiddetto Castello) e il vero e proprio castello che si sviluppa intorno alla nuova parrocchiale. Nel suo testamento del 23 novembre 1512 Maestro Defendino q. ser Maffeo Bordonali di Verolavecchia, ammalato di peste, lasciava un una somma per la Chiesa di San Rocco. Tra il 1512 e il 1514 numerosi lasciti consentono il completamento della chiesa. La visita di S. Carlo Borromeo del 1580 registra la presenza di un solo altare e la mancanza della sacrestia. Il vescovo Giorgi nel 1599 ordinava che si completasse la costruzione del coro.
XVII – Nella metà del Seicento, per iniziativa di don Ludovico Firmo, veniva aggiunta la cappella sul lato settentrionale, con un altare intitolato a S. Antonio da Padova.
XVII – Nel Seicento la chiesa veniva sopraelevata di circa un metro al di sopra della linea di gronda, fino ad allora definita da una fascia di mattoni disposti ad archetti pensili.
XVII – Nel Seicento/Settecento il rosone di facciata veniva sostituito da una grande finestra rettangolare.
XIX – Nel 1865 venivano compiuti radicali restauri. Contestualmente veniva accorciato il coretto ligneo dal quale i membri della confraternita di San Rocco seguivano le funzioni.
XX – Intorno al 1984 sono state eseguite lavorazioni per il restauro delle superfici interne della chiesa.
XXI – Intorno al 2000 sono state eseguite lavorazioni per il restauro delle superfici esterne e il rifacimento del manto di copertura della chiesa.