La facciata della chiesa di ispirazione novecentesca, è scandita da quattro lesene con basso capitello, poggianti su alti basamenti che si accordano ad una cornice lineare marcapiano che imprime alla facciata stessa l’aspetto di un tempio. Le lesene individuano tre superfici murarie, di cui quella al centro si caratterizza per l’ingresso principale sovrastato da una lunetta con un bassorilievo che rappresenta la Sacra Famiglia, nelle due laterali si collocano delle nicchie con statue in cotto, a sinistra la Vergine Maria e a destra San Rocco a cui è dedicata la chiesa. Superiormente alla lunetta è posta una targa con la dedicazione della chiesa al Santo. La facciata è intonacata come il campanile, mentre i muri perimetrali dell’edificio sono in mattoni a vista. Lateralmente la chiesa presenta la parte inferiore sporgente perché contenente le cappelle laterali, mentre la parte superiore, che corrisponde alla navata unica della chiesa, ha cinque grandi finestre, tre sul lato destro e due sul sinistro (essendo stata tamponata la terza probabilmente durante la costruzione dell’attuale aula laterale e della sacrestia) ed una suddivisione data da paraste. La chiesa è a pianta longitudinale, presenta al suo interno su pareti e volte decorazioni pittoriche. Sono presenti quattro altari laterali, dedicati a San Rocco, al SS. Crocifisso, a Sant’Antonio e alla Madonna; nella prima cappella a sinistra è posto il fonte battesimale. Gli altari sono presenti solo nella cappelle centrali, le quali sono divise dalla navata da balaustre, tre in marmo policromo ed una, quella di Sant’Antonio, in cemento decorato. La cappella di San Rocco è stata realizzata sicuramente in tempi più recenti, tamponando impropriamente la preesistente cappella in cui doveva trovarsi in origine il fonte battesimale, ciò è desumibile dalla posizione della cappella che in origine doveva trovarsi alla destra dell’ingresso e dalle decorazioni pittoriche rilevate nella volta della cappella, chiusa in passato, che rappresentano la scena del battesimo di Cristo. Le volte della navata presentano delicate decorazioni floreali in campiture geometriche dai colori chiari e con tondi raffiguranti Santi e Beati che si possono datare alla seconda metà del novecento. La volta a botte del presbiterio è decorata con medaglione su fondo azzurro raffigurante San Rocco, la Madonna con il Bambino e il Dio benedicente.
1576 – Non si hanno notizie certe relative alla data di costruzione della chiesa che, però, è già citata, tra le fonti edite di carattere generale negli atti della visita apostolica compiuta da Angelo Peruzzi nel 1576, quando risultava compresa nel vicariato di Mirabello.
1799 – La parrocchia di San Rocco Confessore, rimasta sempre compresa nella diocesi pavese anche dopo gli smembramenti effettuati tra il 1799 e il 1819, è stata inserita tra il XIX e XX secolo nel vicariato di Mirabello, nel vicariato di Certosa e fino al 1989, nel vicariato di Certosa-Binasco.
1898 – Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal Vescovo Agostino Riboldi nel 1898, risultano esistenti nella parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento, del Santo Rosario, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di San Luigi Gonzaga, la pia unione della Sacra Famiglia, la congregazione del Terz’Ordine di San Francesco d’Assisi.
2014 – L’intera chiesa è stata oggetto di un lungo restauro conservativo e consolidamento statico, per volere del parroco pro-tempore don Marco Gatti, finanziato con i fondi dell’8 x mille della CEI.
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