La chiesa presenta un inconsueto orientamento verso nord, sembra da collegarsi con l’importanza della strada (l’attuale corso Garibaldi) su cui si affaccia l’attuale edificio. Già nel seicento l’oratorio nel senso della lunghezza occupava l’intero isolato. La chiesa sorge arretrata rispetto alla strada con davanti un piccolo sagrato, separata dagli edifici adiacenti per mezzo di due vicoli. La facciata intonacata presenta due ordini di paraste ed un poderoso timpano. Il bel portale con il relativo timpano rivela una matrice classica, mentre sono di gusto tardo cinquecentesco le coppie di paraste scanalate, la finestra a lunetta ed il grande frontone. I capitelli presentano il motivo della croce, simbolo da connettersi con i pellegrinaggi. Il bue simbolo di San Luca là dove si interrompe il timpano è adagiato su un alto sostegno che si innesta in chiave di volta della lunetta. La planimetria dell’oratorio presenta pianta rettangolare con ampia abside. L’ambiente risulta coerente con la controriforma che che individua nell’ambiente a sala quello che permette di eliminare ogni pilastro e colonna al fine di consentire la massima visibilità. L’interno è ampio e luminoso, è coperto da una volta a botte con unghiature in corrispondenza delle finestre. Gli altari laterali trovano spazio in rientranze di scarsa profondità. La decorazione è determinata da paraste binate, sorreggenti una trabeazione con triglifi e metope, con un raffinato motivo a racemi in stucco bianco su fondo rosato. La pavimentazione rifatta in cotto conserva le lastre tombali dei confratelli e delle consorelle.
1330 – Una chiesa di San Luca è già citata da Opicino de Canistris nel 1330. Ai tempi della costruzione di quella attuale ne esisteva un’altra intittolata allo stesso santo nella quale aveva sede all’inizio del cinquecento la Confraternita dei Disciplini. La struttura doveva essere insufficiente per cui diventa di stretta necessità costruirne un’altra.
1586 – Il vescovo Ippolito de Rossi pose la prima pietra del nuovo oratorio il 13 giugno 1586. L’edificio venne completato in una ventina d’anni e venne consacrato dal vescovo Giovan Battista Biglia il 21 dicembre 1609.
1609 – Nel 1609 il benefattore Ottavio Mezzabarba si impegnava a pagare ogni anno alla Confraternita la somma di 490 lire imperiali per la costruzione del campanile. Il campanile verrà costruito nel 1619.
1690 – L’altare maggiore è stato realizzato alla fine del seicento.
1997 – Tra il 1997 e il 2000 è stato attuato un imponente restauro conservativo che ha interessato la chiesa in tutte le sue parti all’esterno e all’interno.
1999 – Nel 1999 la pavimentazione è stata rifatta in cotto.