La chiesa presenta una facciata intonacata suddivisa in due livelli da un importante cornice marcapiano. Il piano inferiore è scandito da paraste che individuano cinque spazi gestiti con delle specchiature su due livelli. Nel livello superiore delle specchiature compaiono figure dipinte di santi, mentre nel campo centrale si individua un ovale dipinto con cornice in stucco esattamente sopra l’ingresso principale della chiesa. Nel livello superiore si ripete sempre il motivo delle paraste che individuano tre campi, di cui quelli laterali presentano singole specchiature con dipinte figure di santi, mentre al centro si apre una finestra a lunetta circondata da cornice. La facciata si conclude con un timpano triangolare. All’interno la chiesa ha una navata unica con tre cappelle per lato tra loro comunicanti.
1564 – La prima notizia di cui si dispone relativa all’esistenza della chiesa di San Leonardo è datata 1564. Si tratta del resoconto di una visita pastorale in cui si descrive l’edificio. La chiesa è descritta come cadente, più precisamente con il termine “desolata”.
1576 – Nel 1576 il Visitatore apostolico indica come necessaria la realizzazione di un pavimento, nel 1578 vengono indicate tre navate. La chiesa risulta imbiancata e l’immagine di San Leonardo campeggiava sulla facciata. E così si legge in un resoconto del 1590.
Sia nel ’78 che nel ’90 si parla di un altare minore a fianco del maggiore dedicato al Rosario (’78) e alla Madonna del Rosario (’90).
1603 – Nel 1603 il vescovo di Bobbio Aulario è in visita presso la parrocchia di San Leonardo. Nel resoconto si legge l’assenza di un vano sagrestale e la presenza di due soli altari. Nel 1617 entrambe le navate laterali hanno altare. A fianco dell’altare maggiore si descrivono quello antico del Rosario e uno più recente dedicato all’Angelo custode, accanto al fonte battesimale. Sempre nel 1617 si decise di cambiare posizione alla cappella del Rosario: dalla posizione originaria in capo alla navata si decise di spostarla sul muro meridionale.
1652 – Nel 1652 abbiamo notizia dell’altezza delle navate laterali, di “brazza undeci”, una misura attorno ai sette metri e della lunghezza e larghezza dell’edificio chiesastico, per una misura attorno ai sette metri e della lunghezza e larghezza dell’edificio chiesastico, per una misura che si ricava essere per entrambe attorno ai quattordici metri.
1752 – La chiesa nel 1752 risultava in condizione precarie di stabilità così si decise di procedere alla costruzione della chiesa attuale. Il parroco Bernardino Beretta della Torre chiede l’aiuto per la costruzione di un nuovo edificio e di un nuovo campanile ai rappresentanti delle comunità di Valle Salimbene, Vaccarizza, Belvedere e San Damiano, i proprietari terrieri e i fittabili. La costruzione della nuova chiesa è affidata a due pavesi, Comio e Bollo. Si decide di utilizzare alcuni muri della chiesa antica e si prevede di ultimare la realizzazione della nuova entro il 1756.
1753 – L’area della chiesa venne rialzata di circa mezzo metro e la prima pietra venne posta il giorno 31 maggio 1753.
1753 – Il lavoro di muratura venne completato entro lo stesso 1753 con molta celerità.
1757 – Il 24 maggio 1757 si consacrò il nuovo edificio dal Vicario generale Pio Bellingeri.