La chiesetta sorge nel punto più elevato del gruppo di case che forma la frazione di Fresine, del comune di Saviore, un piccolo centro posto su un crocicchio e attraversato da corsi d’acqua, sorto come luogo di lavorazione del ferro in fucine (frusen significa fuliggine nel dialetto e sono sino al 1900 testimoniate fucine attive).
Il piccolo edificio, con presbiterio orientato ad est, svetta sopra le case grazie all’utilizzo come fondazione di uno sperone di roccia rialzato. Il semplice parallelepipedo dell’aula, coperto a capanna presenta una facciata con timpano a linee mosse, portale architravato in granito tonalite, finestrone con cornice in granito con arco a tutto sesto. sul fianco desto spicca il campanile turrito dietro il quale si abbarbica la sacrestia posta al limite dello sperone roccioso di base. Il presbiterio continua il volume della navata con dimensioni leggermente inferiori. sul fianco opposto, in posizione simmetrica al campanile, sporge il volume della cappella laterale. Presbiterio campanile e sacrestia sorgono su uno sperone roccioso, mentre la navata, in particolare la porzione aggiunta nell’1893, sorgono su terrapieno che costituisce anche un piccolo sagrato munito di scalette d’ accesso in granito.
L’interno è piuttosto ampio, con aula unica coperta a volta a botte con costoloni. sul lato sinistro, vicino al presbiterio, si apre una cappella laterale, mentre su quello destro un semplice arco poco profondo. Il Presbiterio, rialzato, è coperto con volta a botte conclusa a padiglione. Sulla parete di fondo, sopra semplice altre in marmo del 1960, vi è una pala settecentesca con Madonna, Bambino Gesù, Sant’Antonio di Padova e San Giuseppe racchiusa da cimasa semplice e variopinta. Sui due lati della pala vi sono due nicchie con cornici neogotiche che racchiudono le statue di san Giuseppe ed Antonio.
XVIII – La sacrestia è aggiunta tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800
1732 – l’anno di costruzione è il 1732
1890 – nel 1890 viene costruito il campanile, come inciso sul granito del basamneto.
1893 – La navata viene allungato di 5m con rifacimento della facciata. Da lettura delle murature esterne si nota la diversa tessitura dell’ampliamento, con conci squadrati di granito. L’allungamento è stato possibile grazie alla costruzione di un terrapieno sostenuto da muratura.
1930 – il fonte battesimale risale al 1930 ed è inserito in apposito vano annesso alla chiesa.
1952 – Il concerto di campane risale al 1952
1993 – Con decreto vescovile del 29 Giugno 1993 la chiesa è passata dalla parrocchia di Saviore a quella di Cevo.