Posta all’estremo limite della parrocchia in comune di Grignano, è una delle più antiche chiese prepositurali della zona. Il fronte della chiesa è del tipo a capanna e, a parte l’ingresso centrale, è privo di aperture. Un tempo, davanti alla facciata sorgeva un piccolo portico, del quale si notano tracce evidenti proprio sulla muratura della chiesa. Il portale centrale, arcuato e ben proporzionato alle dimensioni generali della chiesa, ha l’architrave che separa l’ingresso rettangolare da una lunetta cieca. La muratura, fino all’altezza dell’architrave, è costituita da blocchi squadrati di ceppo gentile di Brembate, disposti in corsi regolari; una fascia intermedia, comprendente la lunetta, è in mattoni a vista; la parte superiore in ciotoli. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con pianta rettangolare, la quale appare ben definita architettonicamente, sia in pianta, dove lo sporto dei pilastri ben racchiude verso il presbiterio, sia nel volume, dove la copertura a capanna ne dilata lo spazio. Riconducibili alla primitiva costruzione sono la porta posta a metà circa della parete destra (ne costituiva l’ingresso laterale) ed una piccola monofora situata sulla parete nord. Le due nicchie presenti nella parte iniziale della navata sono la risultanza di recenti interventi di restauro; a sinistra è stata posta la pila dell’acqua santa che altro non è che l’antica vasca battesimale. Sull’altro lato, l’ex ingresso al romito è stato chiuso e la rientranza formatasi è usata come confessionale. La pianta del transetto è rettangolare con i lati leggermente diversi, e si trasforma poi in ottagono con l’aggiunta di quattro lati minori, sulla parete nord del transetto è presente un apertura che conduce nella sagrestia, costruita nel 1702, mentre un apertura posta a sud conduceva direttamente all’esterno; ora questa porta è tamponata e nello spessore è stato ricavato un piccolo ripostiglio. Il tiburio della chiesa è mascherato entro un’alta torre che si eleva parecchio oltre la copertura della navata. Gli spigoli della “torre”, formati da quattro contrafforti, sporgono dal filo dei fronti laterali e reggono le spinte della cupola interna. La muratura alla base, come pure nei contrafforti e negli spigoli, è formata da grossi blocchi di ceppo gentile disposti in corsi regolari. La parte alta e quella fra i contrafforti è formata da borlanti. L’abside semicircolare poggia su una bassa zoccolatura sporgente in ciotoli di fiume. Esili lesene la suddividono in tre parti, al centro di ognuna delle quali si trova una monofora stretta e lunga.
XI – la chiesa di S. Fermo dal XI al XIII secolo non era solo parrocchia bensì Vicaria foranea da cui dipendevano Grignano, S. Gervasio, Capriate e Brembate inferiore.
1270 – la chiesa di S. Fermo, posta all’estermo limite della parrocchia di Marne in territorio di Grignano, è una delle più antiche chiesa della zona. Risulta citata in una lettera del gennaio 1270 indirizzata ad Ottone, vescovo di Milano e a tre canonici di Terno.
1613 – Monsignor Emo, nella visita pastorale ordinava di innalzare il muro della camera dl romito fino al tetto e nel 1661 una somma notevole fu impiegata per innalzare il tetto della navata di più di due braccia (corrispondenti a circa
un metro lineare).
1702 – Nel 1702 fu annessa al lato settentrionale del presbiterio la nuova sagrestia, come risulta dalla visita pastorale di monsignor Ruzzini.
1968 – Un’importante campagna di restauri, iniziati nel 1968 e svoltisi a più riprese fino al 1985, ha coinvolto non solo la struttura della chiesa, ma anche gli spazi antistanti la facciata (liberati dagli edifici adiacenti) e le decorazioni interne.
1986 – vengono restaurati e recuperati gli affreschi nel catino absidale della chiesa
1987 – viene sistemato il piccolo sagrato antistante la chiesa