La chiesa presenta una pianta a croce latina con transetto non estradossato. E’ costituita da tre navate divise tra loro da quattro pilastri in muratura che scandiscono lo spazio in campate. Nelle navi laterali la terza e la quarta campata realizzano, su entrambi i lati, un volume lievemente aggettante verso l’esterno determinando cappelle che ospitano gli altari secondari, rispettivamente di San Giuseppe a nord e del Sacro Cuore a sud. L’altare della Madonna del Rosario è posizionato nella testata del transetto nord, mentre nella corrispondete testata di sud è posizionata la tribuna dell’organo. Il presbiterio si conclude con un’ abside semicircolare. Gli spazi interni della chiesa sono coperti da volte: a botte nella navata centrale e nei transetti, a vela nelle campate delle navate laterali.
1560 – Pressoché nulle sono le notizie relative alla parrocchia ed alla chiesa preesistente. Molte di esse sono contrastanti e sembrano scaturire da tradizioni orali piuttosto che da documenti storici. Per questo motivo si narra di una visita a Cremona di San Bernardo, il quale avrebbe fondato un convento. Inoltre viene tramandata la costruzione di un monastero femminile, voluta da San Carlo Borromeo durante la visita pastorale del 1575. Tutto ciò contrasta con la lapide presente in un locale attiguo alla chiesa, che riporta il nome del primo Parroco don Bernardo Mussi (1570-1600).
1627 – Più specifica appare la testimonianza di Pellegrino Merula nel “Santuario di Cremona” che, dopo aver trattato della chiesa delle monache cistercensi del Cistello (nel centro della città), indica l’esistenza di un’altra chiesa dedicata a San Bernardo, fuori Cremona, inclusa nella Badia d’ogni Santi, già abitata dai monaci cistercensi. Quando questi monaci vennero inviati dal vescovo ad officiare la chiesa di Brazzuoli, a pochi kilometri dalla città, cedettero gli edifici ad una comunità di monache dello stesso ordine.
1895 – Venne costruita la chiesa in unica navata, che poi venne ampliata e completata nel 1911 con le volte delle navate laterali. Il progetto fu opera dell’architetto Luigi Voghera e venne considerato quale base di partenza dall’ ingegner Dovara e dal capomastro De Micheli per la costruzione della nuova chiesa.
1905 – Venne rifatto il campanile con castello per cinque campane.
1920 – Venne costruito l’organo dalla ditta Inzoli di Crema.
1931 – Venne affidato l’ ornato della cappella di S Giuseppe al decoratore Farina, mentre al decoratore De Micheli si affidò la contrapposta dedicata al Sacro Cuore.
2014 – La canonica attigua alla chiesa è oggetto di un radicale intervento di consolidamento. Tali lavori vengono finanziati grazie ai fondi 8×1000.