La chiesa presenta la sua facciata rivolata verso sud, divisa dalla strada prospiciente solo da una rampa di scale che porta al piano della chiesa.
Il prospetto principale molto semplice nel suo disegno è delimitato da lesene poco sporgenti. Al centro un portale trabeato in marmo di Zandobbio, recuperato dal primitivo edificio seicentesco, dotato di serramento in legno a due battenti è preceduto dal pianerottolo di sbarco della scala sopra citata. Sopra il portale una finestra rettangolare porta luce all’interno; sopra ancora, un affresco a mo’ di timpano colora la facciata che si presenta intonacata a crespone con colore chiaro; completa il fronte la copertura a due falde con perlinatura in legno.
Attraverso il portale si perviene al vano della chiesa, che ha una sola navata a pianta pressoché quadrata con spigoli di raccordo tondi secondo il gusto settecentesco. Ai lati della piccola navata, verso est ed ovest, vi sono due piccole cappelle sprovviste di altari. L’aula è coperta da volto a botte ed è arricchita da lesene e dal cornicione non praticabile che corre lungo tutta la chiesa. Una coppia di finestre, una per lato, ricavate sopra il cornicione rivolta verso est e verso ovest danno luce alla chiesa.
Nei due tratti curvi di raccordo verso il presbiterio si trovano due aperture senza serramento che portano, a destra in un piccolo vano di collegamento con il campanile e verso l’ingresso laterale; a sinistra si passa alla sagrestia, vano piccolo ma sufficientemente illuminato da una finestrella verso ovest e coperto da volto a botte.
Il presbiterio in rilievo di due gradini in pietra sagomati di gusto settecentesco ha pianta rettangolare e si completa con abside semicircolare raccordata alla volta con il solito catino. Un altare in marmo molto semplice ma decoroso sta al centro del presbiterio.
Il campanile è in muratura, molto modesto, è completo di campana.
XVII – la chiesa fu edificata tra il maggio del 1599, data dell’ultima visita del vescovo monsignor Giovan Battista Milani, ed il novembre 1609 data del testamento di donazione per l’erezione della chiesa.
1614 – troviamo la prima testimonianza scritta dell’esistenza della chiesa nel verbale della visita pastorale del vescovo monsignor Giovanni Emo del 21 giugno 1614. In quell’occasione il parroco Don Giovanni Battista Manganoni, affermò che vi si celebrava per devozione, ma il luogo era troppo aperto e mal condizionato e non aveva né entrata né reddito se non le elemosine dei devoti.
1624 – il 29 giugno 1624 in occasione della visita pastorale del vescovo monsignor Federico Cornaro la chiesa viene riportata come molto piccola ma funzionante
1657 – nel 1657 venne realizzato un portico sostenuto da pilastri che copriva completamente la sede stradale. Questo oltre a permettere di tenere al coperto più fedeli di quanti il piccolo edifico potesse contenere, avrebbe consentito ai viandanti di soffermarsi in preghiera protetti dal sole e dalle intemperie, anche quando la chiesetta era chiusa.
1659 – nel 1659 nelle disposizioni dettate dal vescovo cardinal Gregorio Barbarigo, probabilmente dopo una visita pastorale, venne ordinato di sistemare il tetto per evitare che la cappella patisse danno a causa della pioggia
1667 – nel 1667 il parroco Don Suardi, nella relazione stesa in occasione della visita del vescovo Daniele Giustiniani, scriveva che questo oratorio era affidato alla custodia di due uomini scelti dal parroco.
1767 – sul sito del precedente oratorio iniziarono i lavori di restauro, i quali furono così invasivi che alla fine ne uscì l’attuale chiesa. I lavori ebbero inizio nel 1767 e giunsero a compimento poco in poco meno di un anno, come testimonia quanto dichiarato dal parroco di San Leone, Don Bernardino Astori, dopo la visita compiuta il 24 novembre 1767 quale delegato della Curia, per constatare lo stato della chiesa.
1795 – nel 1795 l’interno della chiesa venne arricchito con decorazioni
1810 – vennero effettuate piccole riparazioni sulla copertura e sul campanile
1817 – nel 1817 venne restaurato il portale principale
1837 – nel 1837 l’ampliamento della strada comunale tolse molto spazio al sagrato già modesto, in definitiva venne eliminato. In quell’occasione, a causa della mal consolidazione del terreno che sorreggeva il parapetto posto a sostegno della scala d’accesso, quest’ultima crollò
1881 – visita pastorale del vescovo Giundani
1907 – nel verbale della visita pastorale del 14 aprile 1907 effettuata dal vescovo Giacomo Maria Radini vennero decretati piccoli lavori di adattamento al presbiterio
1937 – nel verbale della visita pastorale del vescovo Adriano Bernareggi, avvenuta l’8 maggio 1937, si affermava che lo stato e la tenuta generale della chiesa e degli altari, così come dei paramenti e degli arredi sacri, erano buoni.
1967 – alla fine degli anni ’60 un importante lavoro di manutenzione straordinaria interessò l’edificio. I lavori riguardarono il consolidamento strutturale, il rifacimento della copertura, il restauro della facciata e la sistemazione interna
1968 – nella visita pastorale del vescovo Clemente Gaddi effettuata il 19 gennaio 1968 fu data disposizione di tinteggiare con urgenza le pareti dell’oratorio
1994 – nell’estate del 1994 vennero nuovamente realizzate alcune opere di manutenzione riguardanti la copertura e le facciate