La chiesa, a navata unica, con abside estradossata, ha impianto longitudinale ed è coperta da un tetto a falde con orditura lignea e rinforzi in ferro.
Sul fianco destro dell’edificio, addossato alla struttura, si sviluppa un vano quadrangolare con funzione di sacristia.
L’edificio è inoltre dotato di un piccolo campanile a vela.
L’aula, di forma rettangolare è coperta da un soffitto ligneo a cassettoni e presenta finiture ad intonaco.
Il vano absidale è invece coperto da una volta a in muratura “a creste e vele”.
La facciata, a capanna, riquadrata da lesene angolari di ridotto spessore e scavata nella metà superiore da due lievi rincassi rettangolari, è rivestita da un intonaco chiaro cui si alternano elementi (lesene, cornice della porta e cornice di gronda del tetto) in laterizio a vista.
Il campanile, la sagrestia ed i fianchi dell’edificio presentano infine paramenti interamente in laterizio a vista.
XV – La costruzione della chiesa è da ascriversi, con ogni probabilità, almeno al XV secolo, epoca alla quale risale l’affresco raffigurante la Madonna in trono che si trova sopra l’altare.
La prima attestazione documentaria dell’esistenza della fabbrica risale tuttavia al 1567, quando presso la chiesa giunse un visitatore apostolico inviato dalla curia milanese.
Dalla relazione del visitatore si deduce che a quella data la chiesa esisteva già da qualche tempo e che versava in cattivo stato di conservazione.
1605 – Nel 1605, con il patrocinio del Cardinale Federico Borromeo, si diede avvio alla ristrutturazione della chiesa, con il contributo del feudatario locale, Giovanni Battista Cesati.
La chiesa venne riaperta al culto e riconsacrata 36 anni più tardi, nel 1641.
1705 – Nel 1705 si diede avvio a nuovi interventi di restauro che interessarono soprattutto gli interni della chiesa.
A questa data risalgono, in particolare, la modifica dell’apparato strutturale interno e il restauro dell’affresco posto sopra l’altare.
1950 – Nel 1950 la chiesa è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione, che ha comportato, fra le altre cose, il rifacimento della pavimentazione interna della chiesa.
2000 – Nel corso degli anni Duemila la chiesa è stata oggetto di un intervento di manutenzione ordinaria, durante il quale si è provveduto anche all’adeguamento liturgico del vano presbiterale.