La chiesa di S. Bernardino, prospiciente il vasto sagrato, si presenta con la facciata con due piccole finestre per le navate laterali, e due monofore per quella centrale che presenta nel mezzo una nicchia.
Il timpano conserva tracce di una figura affrescata, forse un S. Bernardino, e termina con una croce in ferro.
La struttura è a tre navate su quattro campate; la centrale è coperta da volta a botte con unghie, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera ad eccezzione, da entrambi i lati, dell’ultima campata che ha struttura a cupola.
L’accesso alla chiesa avviene attraverso una grande bussola in legno e vetrate decorate che funge anche da confessionale, ripostiglio e cantoria. Questa ospita l’organo del milanese Giuseppe Valli.
La prima campata a sinistra è occupata dal battistero con fonte in marmo e ciborio in rame sbalzato, alle sue spalle vi è un affresco, molto deteriorato, del” Battesimo di Gesù”.
Nell’ultima campata della navata di sinistra sorge l’altare di San Giuseppe, dotato di paliotto marmoreo.
La navata di destra presenta nella prima campata un confessionale e nella seconda una mensola che regge una statua policroma della “Madonna del Carmine”.
In testa alla navata, chiuso da balustrata in marmo, si trova l’altare della Madonna del Carmine.
La campata è unita alla navata centrale per mezzo di un arco decorato a stucco. Il presbiterio, rialzato e separato da una balaustra in marmo, presenta un altare a tempietto con formelle in marmi policromi.
Alla destra del presbiterio si apre la sacrestia.
Il campanile sorge separato dalla chiesa, caratterrizzato dalla guglia in cotto ed ospita un concerto di cinque campane.
1469 – Le prime notizie della chiesa risalgono al 1469 quando dipendeva dalla parrocchia di Margno.
1658 – A seguito del distacco dalla parrocchia di Margno la chiesa divenne parrocchiale e nel 1658 furono avviati lavori di restauro ed ampliamento.
1758 – Venne realizzato il portale in pietra.
1780 – Nel 1780 fu riparato il tetto, le cui infiltrazioni avevano danneggiato gli stucchi.
1832 – Tra il 1832 ed il 1836 su progetto dell’ing. Cosmo Pini di Lecco e per opera di Giulio Cagni di Rezzonico la struttura della chiesa fu stravolta e raggiunse l’aspetto attuale: fu allungata e le furono aggiunte la navate laterali.
1842 – L’apparato decorativo fu realizzato a partire dal 1842.
1895 – Nel 1895 Basilio e Achille Tagliaferri decorarono l’edificio a fresco sia all’interno che all’esterno.
1950 – Venne sostituita la pavimentazione impiegando marmette, mentre quella precedente in pietra fu reimpiegata nel sagrato.
1955 – Il lavoro di decorazione delle navate laterali e lo sfondo della statua della Madonna fu condotto da Pierino Motta e successivamente da Paolo Cattaneo.
1973 – Nel 1973 venne rifatto il tetto.