la chiesa, raggiungibile da una scalinata che la collega alla strada sottostante, è circondata da un sagrato pavimentato in lastre di pietra. L’edificio è circondata su tre lati, da un portico in muratura aperto ad archi verso l’esterno, concluso da copertura in legno e manto in coppi. La facciata vera e propria ospita il portale in pietra sagomata e stemma vescovile. In alto e centrale, è posta una finestra ad arco inserita entro edicola in pietra sagomata. Il tetto con struttura a due spioventi conclude l’edificio. L’interno a navata unica divisa in sei campate da lesene scanalate concluse da capitelli corinzi. I capitelli reggono la trabeazione e il cornicione. La navata è coperta da volta a botte. Nella prima campata sono posti due ingressi che conducono alla scala che permette di accedere al matroneo. Nella seconda campata sono posti i confessionali. Nella terza campata sono presenti due ripostigli. Nella quarta campata sono posti due altari: quello di sinistra è dedicato alla Madonna, quello di destra al Crocifisso. Nella quinta campata sono posti due ingressi laterali. Nella sesta campata sono posti a sinistra l’ingresso che conduce al campanile, mentre a destra quello che conduce alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da tazza. Il coro è absidato, coperto da catino
1449 – la chiesa di Oltre il Colle venne smembrata dalla chiesa matrice di Lepreno ed eretta in parrocchia con decreto del vescovo Polidoro Foscari
XVII – durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Oltre il Colle risultava inserita nella vicaria di Dossena. Era attestata come iuspatronato della vicinia con una rendita pari a lire 309. Il clero era composto da due sacerdoti. Le confraternite e i luoghi pii presenti nella parrocchia erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario; vi erano inoltre la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Oltre il Colle, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annota che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari e al terzo, intitolato alla Beatissima Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia che era in comune con le parrocchie di Zambla e Zorzone
1780 – consacrazione da parte del vescovo Paolo Dolfin
1803 – restauro delle decorazioni in stucco e dei capitelli
1930 – il campanile viene sopraelevato
1935 – ampliamento della chiesa su progetto dell’ing. Angelini
1975 – ristrutturazione delle coperture e realizzazione nuovo impianto di illuminazione. Inoltre vennero posati nuovi elementi sul presbiterio, su progetto dell’architetto Bruno Cassinelli con la partecipazione dello scultore Pietro Cattaneo e della ditta Comana Marmi
1985 – ripresa delle tinte e delle dorature interne
1989 – rivestimento in porfido della gradinata e ristrutturazione del presbiterio
2003 – rifacimento parziale delle coperture