La chiesa, realizzata come uno spazio ipogeo, presenta una singolare struttura in cemento. Un portico coperto da tetto in calcestruzzo con manto in lamiera anticipa l’ingresso vero e proprio. L’ingresso è costituito da un grande serramento vetrato che permette l’accesso alla chiesa. Internamente si presenta ad unica navata con pianta ellittica, con pareti in cemento a vista e finestrate a nastro che la illuminano. La copertura dell’aula è realizzata in calcestruzzo con una vela “allentata e sospesa”. Le pareti di quest’ultima si presentano con le sole Stazioni della Via Crucis e, la presenza a sinistra e destra degli ingressi laterali. Il presbiterio, rialzato di tre gradini, presenta pianta ellittica ed ospita l’altare comunitario e il Fonte Battesimale posto a sinistra. Sulla parete di fondo è raffigurata l’Ultima Cena.
1968 – canonicamente eretta in autonomia parrocchiale con decreto del 2 gennaio, dell’arcivescovo Clemente Gaddi
1973 – viene costruita la chiesa ipogea su progetto dell’arch. Vito Sonzogni
1974 – viene benedetta ed aperta al culto con il titolo di Maria SS. Madre della Chiesa il 29 giugno dl vicario episcopale don fermo Rota
2015 – viene effettuata la manutenzione straordinaria manto di copertura