la chiesa presenta la sua facciata rivolta su Via Sant’Alessandro ed è preceduta da un piccolo portico composto da quattro colonne sulle quali poggia una trabeazione in pietra di Sarnico, completa di fregio intonacato e cornicione. Il tetto è a tre falde coperto con coppi a canale; il soffitto è invece costituito da piccole volte a quattro vele con sfondato rettangolare, entrambi decorati. La facciata è divisa in due ordini: al primo ordine, alle cui estremità si trovano due lesene, vi è centralmente il portale con contorno in pietra di Sarnico completa di trabeazione che sorregge una cornice di stucco raffigurante due putti; ai lati vi sono due finestre, anch’esse contornate da pietra di Sarnico. Il secondo ordine invece, sempre avente alle estremità due lesene complete di capitelli corinzi, ospita una finestra al centro, ampia e dotata di contorno sagomato con ai lati due modiglioni con grosse volute sormontate da vasi decorativi.
Un cornicione in pietra con mensole sagomate ad andamento curvilineo e copertura in coppi, divide il secondo ordine dal coronamento; quest’ultimo è in marmo di Zandobbio, con due pigne all’estremità e cuspide che regge una croce sulla base del quale è scolpito il bassorilievo del Padre Eterno con le braccia aperte. La chiesa ha una sola navata a pianta rettangolare, divisa in due campate da lesene in stucco lucido con base in marmo e capitelli in stucco di stile corinzio, sopra i quali corre una trabeazione con fregio ricco di stucchi e completo di cornicione non praticabile, sormontata da volta a botte. Quest’ultima ospita quattro finestre, due per parte in corrispondenza delle campate, complete di strombature di raccordo alla volta. La prima campata accoglie a sinistra la tela raffigurante la nascita di Gesù e a destra quella raffigurante la nascita di Maria Ss; nella seconda campata, sempre a sinistra, si trova la tela che riproduce la Sacra Famiglia a Nazaret e a destra quella raffigurante la morte di Giuseppe. Sotto le tele sono presenti sedili continui in noce completi di schienale con fondelli scolpiti. Dalla navata si accede al presbiterio tramite l’arco di trionfo, che è preceduto da un breve spazio nel quale sono stati ricavati i due confessionali.
Il presbiterio è sopraelevato di degradino rispetto alla navata, delimitato da una balestra in marmo e ha pianta rettangolare, coperta da volta a botte. Al centro è posto l’altare; ai lati è presente: a sinistra il banco dei parati con fondelli decorati e a destra una porta che conduce ad un disimpegno che porta alla sagrestia; quest’ultima è caratterizzata da un unico vano con finestra e ricoperta da volta a crociera
1660 – demolita nel 1561 la chiesa parrocchiale di S. Giacomo, e la chiesa annessa al convento di S. Stefano per la costruzione delle mura, gli abitanti dell’alto borgo S. Leonardo rimasti senza chiesa vicina, il 10 marzo 1660, ottennero dal vescovo Gregorio Barbarigo, il consenso per edificare in luogo una chiesa intitolata alla Natività di Maria
1861 – la chiesa prepositurale con residenza corale di “Sant’Alessandro in Colonna” risultava censita come “IV parrocchia urbana”. A quest’epoca la comunità contava 12778 anime, era retta da un prevosto, cinque coadiutori, nove sacerdoti addetti alla parrocchiale e tredici residenti corali. Entro la circoscrizione parrocchiale erano comprese la chiesa della Beata Vergine del Giglio
1989 – la facciata della chiesa è sottoposta ad un intervento di restauro conservativo
1665 – venne realizzato il portico presente ancora oggi