l’edificio è legato ai condomini che ha di fronte con i quali condivide componenti stilistiche oltre al cortile in autobloccanti. L’accesso alla struttura religiosa avviene tramite una galleria ricavata nell’architettura di un condominio, attraverso la quale si vede un piazzale e sul fondo, la chiesa. Solo da questa distanza si può scorgere il volume piramidale, con finitura metallica, sporgere di pochi metri dal centro della copertura. La pianta quadrata è arricchita su due lati da un deambulatorio esterno, coperto da volumi aggettanti sorretti da esili pilastri.
I due prospetti visibili risultano divisi in due fasce in altezza, la prima con il deambulatorio e le colonne e la seconda con pannelli prefabbricati finiti con una graniglia rosa pallido, intervallati da vetrate a spigolo vivo. Sia l’ingresso frontale che quello laterale sono coperti da una volta a botte cassettonata, anche se la prima è di dimensioni maggiori ed è sormontata da una croce in metallo e vetro colorato. L’interno risulta più curato e ricco dell’esterno: i pavimenti sono in marmo rosa e bianco, le pareti, dalle molte sfumature, in stucco veneziano ed il soffitto, dalla geometria rigorosa e complessa, forma una piramide di legno lamellare, uno spettacolare intreccio di assiti e travi, di varie dimensioni e forme.
Dietro al presbiterio una croce di luce formata da cinque vetrate quadrate, aiuta a focalizzare l’attenzione dei fedeli in direzione dell’altare, in granito, così come il Fonte Battesimale con vasca in pietra scolpita. Nell’aula sono disposte quattro file di banchi tra loro parallele. Poche sono le icone che adornano lo spazio interno. Troviamo nello spazio laterale, le stazioni della Via Crucis, rappresentata da quadretti in marmo Esiste inoltre una piccola cappella feriale luminosa ed accogliente
1958 – prima che venisse costituita la parrocchia venne costruito con elementi prefabbricati, su disegno dell’arch. Enrico Sesti, un edificio da destinarsi a luogo di culto
1960 – tra le più recenti e nuove parrocchie cittadine si annovera della del S. cuore, nata per smembramento dalle chiese di S. Tommaso de Calvi e di S. Croce della Malpensata, con decreto del vescovo Giuseppe Piazi del 30 novembre
1971 – in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali, la parrocchia del S. Cuore fu aggregata alla zona pastorale composta dalle parrocchie del centro cittadino (decreto del 28 giugno)
1979 – con decreto del 27 maggio e l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato Urbano Sud-Ovest
1996 – l’edificio provvisorio prefabbricato, realizzato come un capannone con tetto in lamiera e pochi banchi, venne demolito per poter posare la prima pietra il 13 ottobre 1996 in presenza di mons. Capovilla. Il progetto e la direzione lavori della chiesa fu affidato all’arch. Maurizio Torrioni che realizzò celermente i lavori terminandoli per la consacrazione del 18 ottobre 1998