la chiesa, circondata da ampio sagrato e posta a quota superiore rispetto alla strada, presenta una facciata intonacata e decorata da lesene che la dividono in tre settori; un cornicione orizzontale divide la facciata in due ordini. Nel primo ordine è presente il portale settecentesco in pietra lavorata con coronamento e timpano barocco. Nei settori laterali sono presenti nicchie vuote. Il secondo ordine è ripartito come lil sottostante e ospita nel settore centrale una finestra rettangolare, mentre nei settori laterali sono presenti altre nicchie vuote. Un timpano triangolare conclude l’edificio. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in quattro campate da lesene che reggono il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata è presente a sinistra il Fonte Battesimale mentre a destra è posto un confessionale. Nella seconda campata è posto a sinistra l’altare dedicato a S. Giuseppe e a destra quello dedicato alla Madonna del Rosario. Nella terza campata a sinistra è collocato un ripostiglio sormontato da pulpito, mentre a destra è posto l’ingresso laterale. Nella quarta campata è presente a sinistra l’altare dedicato a S. Francesco d’Assisi, mentre a destra quello dedicato a S. Antonio Abate. Il presbiterio è rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è a pianta semiottagonale ed è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente ad un ripostiglio e alla sagrestia.
1432 – il 30 giugno il vescovo Aregazzi consacrò la chiesa ricostruita in quegli anni e la consacrò ai santi apostoli pietro e Paolo
1536 – la chiesa risultava parrocchiale all’epoca della visita del vescovo Lippomano
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 3 ottobre, la parrocchia di San Pietro di Valleve era compresa nella pieve di “Piazza Brembana”. Essa risultava priva di reddito e di un proprio curato; era temporaneamente officiata dal parroco di Branzi
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia posta sotto l’invocazione dei Santi Pietro e Paolo apostoli, sita in Valle Brembana Superiore e dipendente dalla pieve di “San Martino oltre la Gogia”, risultava essere “mercenaria”. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1720 – l’importanza di Valleve come centro ecclesiale è testimoniata, oltre che dall’essere stato sede vicariale, dall’imponente architettura dell’attuale chiesa, che venne costruita su progetto dell’architetto Antonio Bergio di Val Maggia
1737 – la nuova costruzione venne consacrata il 30 giugno per mano del vescovo Antonio Redetti
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta l’8 luglio, nella parrocchia figuravano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Rosario e la confraternita della Dottrina cristiana
1888 – l’ edificio fu più volte investito da valanghe, la più rovinosa delle quali la notte del 28 marzo, in cui venne addirittura abbattuta parte della chiesa con tutta la facciata. L’edificio venne, con il contributo della popolazione, celermente ricostruito dalle fondamenta.
1986 – l’intero edificio venne sottoposto ad un generale intervento di restauro
1998 – la chiesa viene sottoposta ad un generale intervento di restauro conservativo