preceduta da un ampio sagrato pavimentato con lastre di pietra ed orientata con l’abside a sud, la chiesa presenta una facciata dotata di pronao aperto a tre campate, costituito da colonne e pilastri in stile corinzio che reggono sopra l’architrave un timpano triangolare completo di sagome e cornici. Ai pilastri e alle colonne corrispondono lesene della stessa altezza che reggono travi su cui scarica il soffitto a cassettoni del pronao stesso. Ai lati del pronao la facciata continua compatta con due corpi alti come il timpano e raccordati alle cornici dello stesso. Sopra il fastigio del pronao è collocato il gruppo statuario realizzao in pietra artificiale che raffigura il Redentore con due angeli e i Ss. Fermo e Rustico ai quali la chiesa è dedicata. Dietro il pronao la chiesa prosegue in altezza con un volume coronato da gronda orizzontale sagomata. Sopra questa parte centrale è poso un gruppo di angeli che reggono una croce e un calice.
Internamente si presenta ad unica navata, divisa in cinque campate da lesene che sorreggono la trabeazione e il cornicione. Copre la navata, la volta a tutto sesto con le relative quattro arcate. Sopra il cornicione si aprono tre grandi finestre per parte che si raccordano alla volta con le relative strombature. Nella prima campata a sinistra e a destra sono posti i confessionali. Nella seconda campata sono collocati due altari dedicati a sinistra a S. Antonio da Padova e a destra ai Ss. Fermo e Rustico. La terza campata ospita a sinistra e a destra gli ingressi laterali sormontati da pulpiti in legno. Nella quarta campata sono posti due altari dedicati a sinistra alla Madonna del S. Rosario e a destra al S. Cuore di Gesù. La quinta campata accoglie a sinistra l’ingresso alla sagrestia, a destra alla cappella dell’Immacolata. Il presbiterio è sopraelevato di cinque gradini ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
1875 – il 9 agosto, il vescovo Pietro Luigi Speranza procedeva alla posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale
1894 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani con l’antico titolo dei Santi Fermo e Rustico
1910 – costruzione del monumentale pronao con colonne e pilastri in granito artificiale
1968 – il campanile viene restaurato
1987 – restauro delle tinte e delle decorazioni interne
1991 – ristrutturazione del sagrato
2007 – restauro delle statue poste in facciata