la chiesa circondata da un ampio spazio lasciato a prato, è contraddistinta dalla presenza in facciata del campanile, dotato di bifore e caratterizzato da una forma che, partendo da una base ampia, si stringe verso l’alto. Centralmente al campanile, è ancora visibile la sagoma dell’ingresso ad arco che un tempo permetteva l’accesso alla chiesa. Due pilastri in muratura reggono un portico coperto da tetto a tre spioventi con coppi. La facciata vera e propria in pietra, ospita a destra un ingresso con contorno in pietra e a sinistra è posta una finestra rettangolare, con contorno in pietra e completa di inferriata. Un tetto a due spioventi conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa in due campate, da archi a tutto sesto poggianti su lesene intonacate. Nella prima campata a sinistra e a destra sono poste due finestre monofore, di cui quella di destra tamponata. Segue la seconda campata con a sinistra la traccia di un antico ingresso sormontato da finestre monofora; a destra è posto invece l’ingresso laterale sormontato anch’esso da finestra monofora. L’arco absidale che divide la navata dal presbiterio, ospita in alto un’apertura a forma di croce. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di due gradini, ha pianta semi esagonale ed è coperto da volta a crociera. Sulla parete di fondo è posto un crocifisso, mentre nelle pareti di sinistra e di destra, sono state ricavate due finestre
XII – la chiesa venne edificata del XII secolo, e anche se sono evidenti i rimaneggiamenti compiuti nei secoli XV e XVI, conserva ancora chiari i caratteri originari tipici del romanico
XVII – da fonti storiche e da ritrovamenti di sepolture nei campi limitrofi alla chiesa è possibile ipotizzare che l’edificio fungesse da luogo cimiteriale della prima comunità di Credaro; frequentato fino al XVII secolo, fu in seguito a poco a poco abbandonato
1861 – nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di San Giorgio martire di Credaro aveva 613 parrocchiani. L’organico del clero era composto dal parroco e da un coadiutore parrocchiale. Nei confini della parrocchia erano iscritti gli oratori di San Giorgio, che era indicato come antica chiesa parrocchiale, e quello dei Santi San Femo e Rustico martiri
1950 – negli anni 50 del XX secolo, durante alcuni lavori, si ebbero ritrovamenti di sepolture nei campi limitrofi alla chiesa
1993 – la chiesa fu sottoposta ad un intervento di restauro conservativo
1996 – attraverso il pavimento del presbiterio si possono vedere due absidi gemine, scoperte a seguito di lavori di restauro, e messe in rilievo da una copertura in vetro