Orientata secondo le schema tradizionale con l’altare posto ad est, presenta la sua facciata sul lato ovest preceduta da ampio sagrato delimitato da muretti. La facciata è tutta rivestita in pietra arenaria di Mapello e presenta una ricca architettura in stile seicentesco. Quattro lesene, partendo da un’alta zoccolatura, composte da base e capitello corinzio composito, la suddividono in tre reparti. Sopra i capitelli corre la trabeazione con fregio e cornicione terminale. Una copertura in legno a due falde protegge con la sua gronda la facciata, non facendone però parte architettonicamente. Nel reparto centrale più ampio trova posto un portale con fregio e coronamento con timpano barocco spezzato. Sopra il portale è collocata un’ampia finestra sempre con contorno in pietra arenaria lavorata e coronata da timpano spezzato. Nei due scomparti laterali vi sono invece due nicchie con cornice sempre in arenaria, con le statue di S. Sebastiano e S. Rocco. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata con lesene e relative basi, cornici e cornicione tutto in pietra di Mapello finemente lavorata; la copertura della navata è voltata a botte con due finestre per parte con le relative strombature di raccordo. Verso la metà della navata sono presenti due porte: quella di sinistra serve da ingresso laterale mentre quella dii destra immette nella casa parrocchiale. Nella parte terminale della navata sono presenti due cappelle laterali discretamente profonde aperte ad arco: quella di sinistra è dedicata alla Madonna del Carmine, chiusa da una cancellata in ferro battuto con elementi di bronzo; la cappella di destra invece è dedicata a S. Francesco. Il presbiterio è di poco più stretto della navata, ha pianta rettangolare, è coperto con volta a botte ed illuminato da due finestre poste a sud. Ai lati del presbiterio due porte immettono a sinistra nel campanile e a destra nel locale sagrestia.
La chiesa è dotata di un campanile in pietra arenaria con parte terminale in cotto, dove è installato un concerto di cinque campane
1487 – nell’anno 1487 si erige a Gromlongo l’oratorio di S. Rocco ad opera del Cardinal Bardo come abate commendatario del monastero di Pontida
1575 – come si evince dal verbale della visita pastorale di S. Carlo Borromeo, l’oratorio di S. Rocco aveva di tre altari, era lungo 18.50 e largo11.50 ed era dotato di un campanile
1630 – in questi anni si procedette alla ricostruzione dell’antico oratorio, conservando all’interno una chiara tessitura rinascimentale. La nuova chiesa venne consacrata e dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano il 21 novembre 1656
1731 – le staute poste in facciata e dedicate a S. Rocco e S. Sebastiano vennero realizzate dall’artista Pirovano
1937 – nel 1937 e nel 1955 furono avanzate dall’ing. Luigi Angelini proposte di ampliamento della chiesa che però non vennero mai attuati.
1943 – vennero rinnovate tutte le tinte interne della chiesa
1974 – la chiesa venne restaurata internamente. Tale intervento comportò il rifacimento integrale degli intonaci sulle pareti al di sotto del cornicione, la demolizione dell’altare del presbiterio in calce, mattoni e gesso, fortemente degradato dall’umidità. Inoltre venne realizzato un vespaio areato in corrispondenza del presbiterio: durante gli scavi vennero rinvenute le fondamenta dell’antica chiesa quattrocentesca.
1976 – venne restaurata la cuspide del campanile
1988 – la facciata principale viene restaurata
1990 – viene riscoperto un affresco quattrocentesco all’interno della chiesa
2004 – viene rifatto il manto di copertura della chiesa
2008 – restauro conservativo degli interni della chiesa e adeguamento liturgico della zona presbiterale
2017 – restauro facciata e campanile
2019 – manutenzione straordinaria campane